GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] cioè di una predestinazione susseguente la previsione dei meriti (post praevia merita). Le accuse di superficialità o addirittura di pelagianismo, mosse da alcuni (p. es., D. Petau) e le difese di altri, specie moderni (Jugie), sono forse, specie le ...
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PECCATO (fr. péché; sp. pecado; ted. Sünde; ingl. sin)
Marcel SIMON
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È, in senso generalissimo, ogni colpa considerata sotto l'aspetto religioso: colpa che può essere concepita come la violazione sia [...] ragione, come a prova della fede in un peccato di origine. Principali avversarî ne furono i pelagiani, a cominciare da Celestio (v. pelagianismo). I più eminenti rappresentanti della Riforma non negarono il peccato originale, ché anzi ne fecero base ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] il rappresentante più tipico, né quell'interpretazione realistica che contraddistingue la scuola antiochena, così vicina al pelagianismo. Ma nell'interpretare le Scritture senza violarne la lettera, egli doveva accettare anche, integralmente, i passi ...
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SOCIALISMO
Rodolfo MONDOLFO
. Termine introdotto per la prima volta da R. Owen in un manifesto del 1820 e usato poi con varie gradazioni di significato (che ne rendono difficile una definizione) a indicare [...] ha impedito l'ugual godimento di ciò che era comune a tutti, ed è violazione manifesta della legge naturale; il pelagianismo (sec. V) che nel libro Della ricchezza combatte chi attribuisce a Dio la disuguale ingiusta ripartizione, che è opera solo ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] di redenzione e di giudizio oltremondano; ammessa la libertà, poteva parer negata la prescienza e l'onnipotenza di Dio. Pelagianismo e agostinismo si affrontarono così in un'antitesi ideale, su cui si aguzzò per secoli il pensiero del Medioevo.
Tale ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] questo come deputato e le polemiche suscitate dai reazionari.
Il giudizio del M. sul clero integralista – l’accusa suona di «pelagianismo trionfante» – si legge in una lettera a Tosi datata 7 aprile. Più felice fu, senza dubbio, il rapporto con gli ...
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pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà umana e il positivo valore della natura...
semipelagianismo
(o semipelagianéṡimo) s. m. [comp. di semi- e pelagianismo (o pelagianesimo)]. – Nella storia della Chiesa, corrente teologica sviluppatasi, soprattutto nella Gallia meridionale, nel sec. 5°, che, reagendo all’estremismo della...