MEDITERRANEO (fr. Mer Méditerranée; sp. Mar Mediterraneo; ted. Mittelländisches Meer o Mittelmeer; ingl. Mediterranean Sea; A. T., 9-10)
Giovanni PLATANIA
Roberto ALMAGIA
Enzo MINUCCI
Raffaele ISSEL
Fabrizio [...] nuotare in estate la Rhizostoma pulmo o in autunno la Cotylorhiza tuberculata. Per quanto si riferisce ai pesci pelagici e migratori, le coste del Mediterraneo sono annualmente visitate da grandi banchi di acciughe Engraulis enchrasicholus e di ...
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Famiglia di molluschi della classe dei Gasteropodi, dell'ordine degli Opistobranchi, sottordine dei Nudibranchi. Questi molluschi hanno il corpo privo di conchiglia e di branchia vera (ctenidio), e presentano [...] (cnidarî e briozoi), che rivestono il fondo stesso o gli scogli ad esso sovrapposti. Alcune forme vanno considerate come pelagiche, quali Glaucus, Fiona, Scyllaea. Le prime due si mantengono a galla mediante bolle gassose che sono contenute nel loro ...
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LOMOND (A. T., 49-50)
Herbert John FLEURE
Rina MONTI
Il maggiore e uno dei più belli tra i laghi della Scozia. Il massiccio d'antiche rocce archeane e d'altra specie designato col nome di Highlands [...] laghi scozzesi, di cui sir John Murray promosse lo studio limnologico e in particolare fece conoscere la distribuzione degli organismi pelagici. La flora delle rive e il plancton vegetale furono minutamente illustrati da G. S. e W. West, oltre che ...
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PESCI (lat. scient. Pisces; fr. poissons; sp. peces; ted. Fische; ingl. fishes)
Ugo D'ANDREA
Umberto D'ANCONA
Geremia D'ERASMO
Leonardo MANFREDI
Classe del sottotipo Vertebrati (v.) tipo Cordati [...] uova dei Teleostei sono in parte di fondo (per lo più pesanti, opache, talvolta adesive), per la maggior parte pelagiche (F. Raffaele). Queste ultime hanno talvolta una o più gocce oleose, d'incerto significato (respiratorio, G. Brunelli). Il guscio ...
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Classe di Protozoi che debbono il loro nome alla forma del corpo, rotonda con pseudopodî filiformi irraggianti da ogni parte. Hanno talora un guscio siliceo. Gli pseudopodî sono filamentosi, spesso sostenuti [...] si trovano nelle acque dolci e nel mare, per lo più in vicinanza o aderenti alle alghe, pietre, ecc., raramente sono pelagici.
Riproduzione. - Si riproducono per via agamica e sessuata: la prima è una scissione o una gemmazione, e si attua anche a ...
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Secondo periodo geologico dell’era mesozoica, prende nome dalla catena del Giura dove le formazioni di questo periodo hanno prevalente sviluppo. Detto anche Giurese o Giura, è compreso tra 215 e 145 milioni [...] verso la fine del G. si realizzarono condizioni di sedimentazione più uniformi, con ampia diffusione di depositi pelagici costituiti prevalentemente da calcari micritici.
La flora giurassica, nelle zone a clima umido, fu caratterizzata da foreste ...
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FEDELE, Marco
Maria B. Dambrosio
Nacque a Napoli il 10 dic. 1884 da Giovanni e da Concetta Prestinengo. Dopo aver compiuto gli studi nella sua città, nel 1909 vi si laureò in scienze naturali con una [...] 63 compresi i disegni illustrativi che sono opera sua. Oltre a quelle già menzionate ricordiamo: Sulla nutrizione degli animali pelagici. Ricerche su Doliolidae, in Memorie d. R. Comitato talass. ital., mem. 78 (1921), pp. 1-26; Le attività dinamiche ...
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ISSEL, Raffaele
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 29 marzo 1878 dal geologo Arturo e da Bettina Ascoli, figlia del glottologo Graziadio Isaia. Compiuti gli studi secondari, s'iscrisse alla [...] l'I. abbia introdotto in Italia la planctologia intesa come lo studio delle variazioni quantitative e qualitative degli organismi pelagici nello spazio e nel tempo, determinate e modificate da fattori fisici, chimici e biologici ambientali. Studiò la ...
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Anatomia
Depressione, più o meno rotondeggiante od ovale, della superficie corporea o di un organo interno, oppure spazio concavo costituito da due o più organi vicini, o, infine, spazio occupato da un [...] si verifica la subduzione della zolla oceanica e dove vengono impilati tettonicamente una gran quantità di depositi pelagici oceanici, terrigeni e piroclastici, provenienti sia dall’arco vulcanico sia dal margine continentale (prisma di accrescimento ...
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GASTEROPODI (dal gr. γασρήρ "ventre" e ποῦς "piede"; lat. scient. Gastropoda Cuvier 1798)
Carlo Piersanti
Comparsi fino dal Cambrico, formano la classe più numerosa dei Molluschi (v.), comprendendo oltre [...] di abitudini timide, di solito poco longevi. Le specie marittime si presentano diffuse nei vari dominî, litoraneo, pelagico, abissale, raggiungendo in alcuni generi notevoli dimensioni (Tritonium, Fusus, Cassis): hanno le più svariate attitudini, di ...
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pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...
pelagiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Pelagio, conforme alle dottrine di Pelagio (v. la voce prec.). Come sost., seguace di Pelagio e del movimento ereticale che a lui fa capo.