Zoologo tedesco (Höchst sul Meno 1852 - Lipsia 1914), prof. a Lipsia; si dedicò allo studio degli organismi pelagici marini; nel 1898-1899 organizzò e diresse nelle acque dell'Oceano Indiano e nell'Antartide [...] la famosa Tiefsee Expedition della nave tedesca Valdivia, che diede risultati notevolissimi ...
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Zoologo tedesco (Tiegenhof, Prussia, 1854 - Napoli 1913), assistente presso la Stazione zoologica di Napoli, per la cui organizzazione collaborò con A. Dohrn. Si occupò dello studio dei Crostacei, e particolarmente [...] dei Copepodi pelagici. ...
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(o palamite) Attrezzo da pesca detto anche palangaro, costituito da una corda di canapa lunga circa 500 m, alla quale sono applicate cordicelle più sottili di 2-4 m, ciascuna terminante con un amo. I p. [...] 5 o 6 km. A seconda delle località e delle esche applicate agli ami i p. sono adoperati per pescare diverse specie di pesci pelagici e di fondo.
È pure chiamata p. la barca impiegata con tale tipo di attrezzo; essa stazza circa 5 t, ha un equipaggio ...
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GRANDORI, Remo
Baccio Baccetti
Nacque a Viterbo il 29 genn. 1885 da Luigi e Caterina Pacchiarotti.
Dopo aver completato gli studi medi nella città natale, s'iscrisse alla facoltà di scienze naturali [...] italiano, in Memorie del R. Comitato talassografico italiano, XXVIII (1913), pp. 1-64; Studi sullo sviluppo larvale dei Copepodi pelagici, in Redia, VIII (1913), pp. 360-457; Studi biologici sul plancton della Laguna Veneta e dell'Alto Adriatico, in ...
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FEDELE, Marco
Maria B. Dambrosio
Nacque a Napoli il 10 dic. 1884 da Giovanni e da Concetta Prestinengo. Dopo aver compiuto gli studi nella sua città, nel 1909 vi si laureò in scienze naturali con una [...] 63 compresi i disegni illustrativi che sono opera sua. Oltre a quelle già menzionate ricordiamo: Sulla nutrizione degli animali pelagici. Ricerche su Doliolidae, in Memorie d. R. Comitato talass. ital., mem. 78 (1921), pp. 1-26; Le attività dinamiche ...
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ISSEL, Raffaele
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 29 marzo 1878 dal geologo Arturo e da Bettina Ascoli, figlia del glottologo Graziadio Isaia. Compiuti gli studi secondari, s'iscrisse alla [...] l'I. abbia introdotto in Italia la planctologia intesa come lo studio delle variazioni quantitative e qualitative degli organismi pelagici nello spazio e nel tempo, determinate e modificate da fattori fisici, chimici e biologici ambientali. Studiò la ...
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PAVESI, Pietro
Alessandro Volpone
PAVESI, Pietro. – Nacque a Pavia il 24 settembre 1844, primogenito di Carlo Giuseppe, maestro di calligrafia originario di Pieve del Cairo, e di Luigia Farina.
Compì [...] uno dei padri dell’idrobiologia in Italia e, più in generale, della limnologia. Studiò diverse specie di viventi pelagici nei laghi prealpini e tentò di rilanciare la piscicoltura nel periodo postunitario, anche dal punto di vista legislativo e ...
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Pesca
L'attività di p., sia in mare sia in acque interne, ha sempre consentito agli esseri umani di dare un importante contributo alla propria alimentazione. L'attività di cattura è stata infatti sino [...] di osservare che i nove decimi delle catture sono realizzati in acque marine, e che circa il 60% riguarda specie pelagiche e demersali.
Dal punto di vista dinamico, nel complesso del periodo 1994-2004 si nota un modesto aumento delle quantità ...
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pelagia
pelàgia s. f. [lat. scient. Pelagia, dal gr. πελάγιος «marino»] (pl. -gie). – Genere di celenterati scifozoi della famiglia pelagidi, a cui appartiene la specie Pelagia noctiluca, una medusa comune nel Mediterraneo, con ombrello piccolo,...
pelagiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Pelagio, conforme alle dottrine di Pelagio (v. la voce prec.). Come sost., seguace di Pelagio e del movimento ereticale che a lui fa capo.