Secondogenito (m. 1444) dell'imperatore Manuele II, succedette (1407) allo zio, Teodoro I; con lui il despotato raggiunse l'apogeo della potenza e dello splendore; nel 1432 annetté il principato di Acaia, [...] unificando tutto il Peloponneso ad eccezione di alcuni luoghi in mano ai Veneziani (Corone, Modone, ecc.). Alla corte di T. visse l'umanista Gemisto Pletone. Lasciò il potere al fratello Costantino, ritirandosi in convento. ...
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ZANTE, Isola (A. T., 82-83)
Aldo Sestini
Doro Levi
Angelo Pernice
Zante è una delle Isole Ionie, la terza per estensione misurando kmq. 401 di area. L'isola si solleva da una piattaforma sottomarina [...] avrebbe preso il nome l'acropoli della sua capitale omonima; Tucidide conferma che gli Zacinzî erano dei coloni achei dal Peloponneso. Sembra che la colonia fosse fiorente sino da antica data, poiché in età assai remota (secondo la leggenda già 200 ...
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Uomo politico e generale tebano (n. tra 420 e 415 - m. 362 a. C.). Allievo del filosofo pitagorico Liside, fu vicino ai democratici di Pelopida. Ottimo stratega, respinse l'invasione della Beozia sconfiggendo [...] l'invasione spartana della Beozia e la impreveduta vittoria tebana di Leuttra. Negli anni successivi, E. invase il Peloponneso (370-369) minacciando Sparta: mirando a creare nel cuore di quella regione focolai permanenti di antilaconismo, promosse la ...
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Scrittore greco, nato, secondo la tradizione più attendibile, a Messene: incerto però è se si tratti della Messene di Sicilia o di quella del Peloponneso. Se è vera, e non partecipe del carattere romanzesco [...] dell'opera nella cui introduzione essa appare, la sua asserzione di esser contemporaneo di Cassandro, la vita di E. può essere approssimativamente collocata tra il 340 e il 260 a. C. Quest'opera, che è ...
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ISIDORO metropolita di Kiev
Nicola Turchi
ISIDORO metropolita di Kiev.- Detto "il cardinale ruteno" (e per errore confuso con Isidoro di Tessalonica, detto Glabas, arcivescovo e oratore della fine del [...] sec. XIV). Nacque nel Peloponneso nel penultimo decennio del sec. XIV e morì in Roma il 27 aprile 1463. Nel 1403 era già a Costantinopoli ove strinse amicizia con Guarino Veronese. Fu monaco e poi igumeno del monastero di San Demetrio nel 1434, ove ...
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Olimpiadi antiche
Mario Pescante
Gianfranco Colasante
La pratica agonistica nelle antiche civiltà
di Mario Pescante
Prima di affrontare il tema specifico delle origini dei giochi atletici dell'antica [...] infranto le regole olimpiche.
Nel 395 d.C. Olimpia fu devastata da Alarico che, a capo dei visigoti, dopo aver raggiunto il Peloponneso, invase l'Elide e saccheggiò la città sacra. Nel 425 Teodosio II per l'Impero d'Oriente e Onorio per quello di ...
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MARULLO TARCANIOTA, Michele
Donatella Coppini
– Nacque con ogni probabilità a Costantinopoli, nel 1453, da Manilio Marullo, nobile originario della città di Dime, in Acaia, e da Eufrosine Tarcaniota, [...] e nel 1482 in una spedizione in Puglia (Croce, 1945, p. 273). Un Nicola Rhallis che combatté per la Serenissima nel Peloponneso, lì fu trucidato dai Turchi nel 1465; il padre del poeta Manilio Rallo, amico del M., si chiamava Demetrio: cade così ...
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DORICO, Stile
L. Vlad Borrelli
Si intende per stile d. lo stile proprio dell'arte dei Dori, di quelle popolazioni cioè stabilitesi verso la fine del II millennio a. C. nelle regioni meridionali del [...] Peloponneso e, in seguito, di qui irradiatesi in talune colonie della Magna Grecia e della Sicilia, ove, pur con flessioni al gusto indigeno, serbarono l'indirizzo originario. Le qualità costanti di questo stile furono nel corso dei tempi e nel più ...
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Ipsilanti, Demetrio
Patriota greco (n. 1793-m. Nauplia 1832), fratello di Alessandro. Si distinse come ufficiale dello zar nella campagna antinapoleonica del 1814; quando il fratello varcò il Prut, si [...] recò come suo luogotenente nel Peloponneso in rivolta (1821). Nel primo periodo della lotta antiturca fu tra i capi più influenti, tanto che nel gennaio 1822 fu eletto presidente della prima assemblea legislativa della Grecia libera. Ma gli ...
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Argo
Clara Kraus
. È la nave con cui Giasone e gli Argonauti raggiunsero la Colchide per riconquistare il vello d'oro. Si immaginò fosse stata costruita con legno del Pelio, forse da Argo, eroe eponimo [...] del Peloponneso, sotto la guida di Atena, e fu assunta nell'antichità a simbolo dell'audacia marinara. La meraviglia del mare alla vista della nave prodigiosa, espressa in Pd XXXIII 96 che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo, ricorda i versi di Ovidio ...
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peloponnesiaco
peloponneṡìaco agg. [dal lat. Peloponnesiăcus, gr. Πελοποννησιακός] (pl. m. -ci). – Del Peloponnèso, penisola della Grecia merid., tra i mari Ionio e Egeo, unita alla Grecia centr. dall’istmo di Corinto e comprendente diverse...
cretese
cretése agg. e s. m. e f. – Di Creta, isola del Mediterraneo orientale a sud-est del Peloponneso; abitante, originario o nativo dell’isola di Creta. Con riferimento all’antichità preclassica: civiltà c., quella fiorita a Creta (fra...