RUCELLAI, Giulio
Daniele Edigati
– Nacque a Firenze il 31 maggio 1702 da Cinzia Tantucci di Siena e da Paolo Benedetto, discendente di un’antica famiglia nobile fiorentina, non più dotata di grandi [...] trasformare l’asilo in una causa di riduzione della pena a vantaggio del rifugiato reo di delitti, in omaggio e sostenendo la mitigazione delle pene e la restrizione della condanna capitale ai soli casi di lesa maestà. Del resto, già in precedenza ...
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SILVESTRO di Giacomo di Paolo, detto Silvestro Aquilano
Michele Maccherini
SILVESTRO di Giacomo di Paolo, detto Silvestro Aquilano. – Silvestro di Giacomo di Paolo, citato dai documenti anche come Silvestro [...] i molti rimandi alla cultura bregnesca, i quali però, vale la pena di sottolinearlo, sono sempre e solo di schema architettonico e mai dell’Aquila e un San Vito di Saturnino Gatti, in Il capitale culturale, 11, 2015, pp. 11-39; C. Bartolomucci, ...
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DIODATI, Pompeo
Mario Turchetti
Figlio di Niccolò di Alessandro e di Elisabetta (Zabetta) di Girolamo Arnolfini, nacque a Lucca il 14 ag. 1542.
Le scarse notizie sulla sua giovinezza indicano che fu [...] con altri il 30 luglio 1567 a comparire "sub, pena amputationis capitis, ita quod moriatur et anima a corpore il D. partecipa con una quota sociale di 4.000 scudi su un capitale complessivo di 36.000, che frutterà il 24% l'anno.
Nel frattempo, ...
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SCROVEGNI
Chiara Frugoni
Reinhold C. Mueller
– Resa celebre dalla fortuna letteraria di Rinaldo di Ugolino Scrovegni (collocato da Dante nel settimo cerchio tra gli usurai, Inferno, XVII, 64-75) e [...] con formule per cui il sovrappiù al capitale (sors) non risultava come interesse ma come ‘pena’, pur espressa in un 10-15 i nipoti, e la sua stessa moglie – gli consegnavano capitali da investire. A Padova, quando era capofamiglia, aveva sicuramente ...
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SAVOIA CARIGNANO, Tommaso Francesco
Paola Bianchi
SAVOIA CARIGNANO, Tommaso Francesco. – Nacque a Torino il 21 dicembre 1596 dal duca Carlo Emanuele I di Savoia e dall’infanta Caterina d’Asburgo, quinto [...] scomparsa della duchessa Caterina (1597), a trattenere i figli nella capitale, e poi a trasferirli a Fossano e a Mondovì per è dedicata alla Marcia d’ prinse Tomà.
Vale la pena di notare che il Settecento vide nel principe il prototipo dell ...
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STROZZI, Filippo
Lorenzo Fabbri
– Nacque a Firenze il 4 luglio 1428, quarto dei nove figli di Matteo di Simone e di Alessandra di Filippo Macinghi.
Nel novembre del 1434 suo padre rimase coinvolto nella [...] marito e riscattando la dote, così da costituire un capitale da investire nelle future attività dei figli. Si avvalse, non vi fu quasi il tempo di sperare nell’annullamento dell’iniqua pena, giacché la morte lo colse il 23 agosto dell’anno successivo ...
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GENNARELLI, Achille
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Napoli il 17 marzo 1817 da Gregorio, ufficiale dell'esercito napoletano, e da Giuditta Marcelli di Fermo (come attesta l'estratto dell'atto di nascita [...] entro otto giorni intimatagli il 13 genn. 1852, pena l'arresto. Chiesto asilo alla Toscana, dopo un breve poco dopo la seduta della Camera del 27 marzo che, acclamando Roma capitale, aveva affermato l'obbligo di "assicurare la dignità, il decoro e ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] , fu condannato al confino di polizia, pena poi commutata in ammonizione.
Nel 1945 riottenne Faucci, Gli Italiani e Bentham, II, Milano 1982, pp. 209-229; M. Gallegati, Capitale tecnico e teoria del valore. La tesi di laurea di A. G., in Quaderni di ...
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SANTORI (Santoro, Santorio), Giulio Antonio
Saverio Ricci
SANTORI (Santoro, Santorio), Giulio Antonio. – Nacque a Caserta il 6 giugno 1532 da Leonardo e da Carmosina Baratucci da Teano, appartenenti [...] de Ribera duca d’Alcalà, fu chiamato ad affiancare nella capitale Luigi Campagna, vicario dell’arcivescovo Alfonso Carafa e commissario produsse opere di dottrina, ma aiutò Francisco Peña nell’edizione del Directorium Inquisitorum di Nicolau Eymerich ...
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VIGILIO, papa
Andrea Verardi
VIGILIO, papa. – Figlio di Giovanni, consularis della Campania tra il 507 e il 511 e poi prefetto del pretorio e console (The prosopography of the later Roman Empire, a [...] l’elezione di Massimiano vescovo a Ravenna), si recò nella capitale dell’Impero. Ivi fu accolto con tutti gli onori ( proibiva qualsiasi ulteriore commento sulla questione dei Tre Capitoli, pena la scomunica.
Vigilio non solo si vide respingere il ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...