FASULO, Alessio
Renata De Lorenzo
Figlio di Filippo e Celidea Vinacci, nacque a Napoli il 30 dic. 1760 da famiglia di magistrati e avvocati. Coi fratelli Nicola e Giuseppe e la sorella Margherita fu [...] in reazione all'atteggiamento non combattivo della capitale, ove solo ventisei deputati nel Parlamento il commissione militare e condannato a morte, ebbe dal re commutata la pena nell'ergastolo, da scontare a Santo Stefano, con la confisca ...
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CELENTANI, Nicola
Marina De Marinis
Nacque a Napoli nel 1770. Sostenitore delle idee della Rivoluzione francese, prese parte nell'agosto del 1793 alla cena di Posillipo, che vide la nascita, sotto la [...] presentò e, riparato all'estero, venne condannato, contumace, alla pena di morte e alla confisca dei beni. Come la maggior lasciare Parigi. Si trattenne tuttavia ancora qualche tempo nella capitale francese, da dove continuò a tenere i contatti con ...
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CASTELLI, Carlo Maria Luigi
Salvatore Candido
Nacque a San Sebastiano da Po (Torino) il 18 dic. 1790 da Giovanni e da Rosalia Goffi. Poco sappiamo degli anni della sua giovinezza. Arruolatosi in giovane [...] gli Spagnoli riservavano ai combattenti stranieri, ritenuti mercenari, la pena di morte. Egli si distinse in numerosi fatti d’ , mentre la rivoluzione sì affermava sempre di più nella capitale e nelle campagne. Il 14 marzo le truppe rivoluzionarie ...
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BAZACHI (Bazzacchio, Bazzacco, Bazacchi, Bazzacchi)
Alfredo Cioni
Famiglia di tipografi e librai, fu attiva a Piacenza nel secc. XVI, XVI e XVIII.
Giovanni figlio di Alessandro e di Chiarastella (v. [...] Bazachi delle vicinanze di San Protaso mi trovo aver di capitale nel mio negozio di libraria per lire ottomila e trecento a stamparia", con divieto a qualsiasi altro di stampare libri, sotto la pena di 100 scudi d'oro, dei quali 50 ai Bazachi e 50 ...
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BITOSSI, Renato
Giuseppe Sircana
Nacque a Firenze il 31 marzo 1899 da Giovanni e Ermellina Lucchesi. Operaio meccanico, nel 1913 entrò a lavorare nelle Officine Galileo, impegnandosi subito nell'attività [...] e tre anni di vigilanza speciale. Trascorse il periodo di pena in varie carceri italiane, da Imperia a Fossano a Civitavecchia, in Toscana, VIII (1970), pp. 1045.; P. Grifone, Il capitale finanziario in Italia, Torino 1971, p. LII; P. Secchia, Il ...
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SERENO
Giuseppe Cuscito
– Nacque in data imprecisata, nella seconda metà del VII secolo; nulla ci consta della famiglia da cui proveniva.
Sappiamo infatti da Paolo Diacono che, morto il patriarca Pietro [...] giurisdizione a tutta l’antica provincia ecclesiastica sotto pena di incorrere nei rigori dell’autorità pontificia. i missionari, spiccava infatti la figura di san Damiano vescovo della capitale longobarda, a cui il ritmo acrostico di 95 versi sul ...
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DELLA BELLA, Taldo
Giuliano Pinto
Figlio di Tedaldo di Accorri, fratello minore di Giano, nacque - probabilmente a Firenze intorno alla metà del sec. XIII da famiglia di antica origine, di sentimenti [...] 23 genn. 1295 che si limitava a comminare una semplice pena pecuniaria a Corso Donati, accusato di crimini di sangue. Stando fiorentino. La risposta di quest'ultimo fu un'ennesima condanna capitale - questa volta da eseguirsi mediante il rogo - per ...
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GRABAU, Carlo
Marco Gemignani
Nacque a Livorno il 20 apr. 1868 da Carlo Luigi e da Marianna Quartini.
Gli avi del G., originari di Amburgo, si trasferirono in Toscana all'inizio del XIX secolo e il [...] compito di riprendere le batterie terrestri che proteggevano la capitale brasiliana.
Rientrato in Italia, il G. fu destinato di alzare la bandiera italiana entro un paio di ore, pena l'immediato cannoneggiamento di Durbo. Scaduto l'ultimatum, il G ...
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BONAVENTURA di Benvenuto
Roberto Abbondanza
Notaio folignate, è l'autore della più antica fonte cronistica della storia della sua città. Nell'Archivio com. di Foligno (oggi nella locale Sez. di Archivio [...] ), mentre non comprendono taluni eventi politici di capitale importanza per la comprensione della storia comunale di tempo.
Il resto del codice è inedito e forse varrebbe la pena di pubblicarlo, se non altro per giungere a considerazioni meno vaghe ...
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FIANI, Onofrio
Toni Iermano
Ultimogenito di Giuseppe e di Marianna Maffei, nacque a Torremaggiore (od. prov. di Foggia) il 10 sett. 1761.
Compiuti i primi studi, privatamente nella casa paterna di Torremaggiore, [...] 1799 lo condannò a 20 anni di lavori forzati. La pena gli fu commutata nell'esilio perpetuo. Liberato dalla galera di Castelnuovo a Parigi, Marsiglia, Tolone, Lione e poi di nuovo nella capitale francese, dove restò fino al 1805. Nel 1801 fu a Milano ...
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capitale1
capitale1 agg. [dal lat. capitalis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – 1. Che riguarda il capo, la testa, e quindi la vita stessa: pena c., la pena di morte; delitto c., che si sconta con la morte; per estens., nemico c., odio c., acerrimo,...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...