RUBIERA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
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Paese del Reggiano (Emilia), posto sulla via Emilia, a 13,5 km. da Reggio e a 12,3 da Modena, a 57 m. s. m. In capo al paese, verso Reggio, sorge il castello. [...] solo due erano in carcere: il negoziante Francesco Conti di Montecatini, e don Giuseppe Andreoli (v.). Francesco IV commutò per il primo la penadimorte in 10 anni di carcere, ma non volle usare clemenza per l'Andreoli che salì il patibolo il 17 ...
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O'BRIEN, William Smith
Nicola Turchi
Agitatore irlandese, nato a Drumoland il 17 ottobre 1803, morto a Penrhyn Arms (Bangor) il 18 giugno 1864. Discendente degli antichi conti di Thomond, ebbe dal ricordo [...] da lui organizzata per il luglio 1848 non ebbe luogo: O'B. fu arrestato e condannato alla penadimorte, commutata nell'esilio in Tasmania. Ma nel 1856 fu graziato e ritornò in Irlanda, dove pubblicò: Principles of government, or Meditations ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] si sollevò più.
L’invasione araba, cominciata quasi subito dopo la mortedi Maometto (632), spazzò via in pochi anni l’Impero sasanide e eseguito varie condanne alla pena capitale uccidendo e arrestando centinaia di manifestanti nonostante la ferma ...
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Uomo politico e cospiratore (Milano 1785 - Hospenthal, Uri, 1846). Sposò nel 1806 Teresa Casati, e benché la moglie fosse legata alla corte vicereale, si fece notare come uno dei più tenaci avversarî dell'influenza [...] fluviale a vapore, l'illuminazione a gas, le scuole di mutuo insegnamento e fu tra i fondatori del Conciliatore. gravi ammissioni in seguito alle quali fu condannato a morte. Commutata la pena nel carcere a vita allo Spielberg, nel 1835 deportato ...
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Patriota (Napoli 1797 - ivi 1862); ufficiale dell'esercito borbonico, partecipò ai moti del 1820; esule dal 1831 al 1848 per aver partecipato alla congiura "del monaco"; tornato in patria, nel 1849 fu [...] arrestato e nel 1851 condannato a morte quale aderente alla Grande Società dell'Unità italiana. Avendo avuto commutata la pena nell'ergastolo, nel genn. del 1859 riuscì a far dirottare la nave che lo deportava nell'America del Sud e a sbarcare in ...
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Patriota (Milano 1794 - ivi 1870); amico di F. Confalonieri, mantenne nel 1821 i contatti tra i federati lombardi e i piemontesi. Arrestato, mantenne durante il processo, contrariamente al fratello Carlo [...] (che aveva rivelato la cospirazione alla polizia), un contegno fermo e fu condannato a morte. Commutata la pena in venti anni di carcere allo Spielberg, graziato nel 1836 e deportato negli Stati Uniti, ritornò in patria nel 1840 e nel 1848 fu ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] commesso come del male che vedono compiere da altri; speranza di salire presto a Dio, nella quale attesa la pena diventa sollazzo. La "morta poesia" della prima cantica par rasserenarsi come l'anima di D. all'uscir fuori dall'oscurità al "dolce color ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Nino CORTESE
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Nacque in Nizza Marittima il 4 luglio 1807, secondogenito di Domenico, un piccolo armatore e capitano di navi da cabotaggio, e di Rosa Raimondi, che forse più del [...] Anzani, che gli era stato accanto in America, il quale sul punto dimorte aveva detto: "G. è un predestinato; gran parte dell'avvenire (4 gennaio 1860). E poi, con l'animo in pena, e per questi avvenimenti e ancora per la penosa conclusione ...
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La nozione di a. rilevante agli effetti penali viene generalmente individuata nella "interruzione intenzionale del processo fisiologico della gravidanza con la conseguente morte del prodotto del concepimento" [...] Lu stesso principio è ritenuto applicabile per i casi di grave pericolo dimorte per la madre, quando il pericolo non si può tiene comunque a precisare che "l'esenzione da ogni penadi chi, ricorrendo i predetti presupposti, abbia procurato l'aborto ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] scadenza, ne diveniva schiavo; d) per pena. Chi, pure essendo di stato libero, esercita indebitamente i diritti del era tolto al padrone il diritto di vita e dimorte sui suoi schiavi, s'impedivano gli abusi di potere, si riconosceva il matrimonio ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...