Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] sta la differenza tra pene principali e pene accessorie.Tra le pene principali si annoverava nel Codice penale del 1930 anche la penadimorte (v. Rossi, 1978); essa fu soppressa nel 1948 con la sola esclusione dei reati previsti dalle leggi militari ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] il delitto come violazione dell'ordine sociale (e del primitivo "contratto") e la pena come una difesa di questo: di qui la polemica contro la penadimorte "né utile né necessaria" e in contraddizione con il principio contrattualistico (giacché ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] e ministro dell’Interno. Sotto la sua presidenza viene emanata una serie di leggi di carattere progressivo (eleggibilità dei sindaci, abolizione della penadimorte, libertà di sciopero), ma si ha anche una crescita dell’autoritarismo (politica ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] -84), cui partecipò il PCF, realizzò numerose riforme (abolizione della penadimorte, nazionalizzazioni, imposta sul capitale, settimana di 39 ore, pensionamento a 60 anni, abbozzi di cogestione nelle imprese ecc.), ma la crisi economica obbligò a ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] Nel 1889 subentrò poi il codice Zanardelli, i cui tratti innovativi erano l’abolizione della penadimorte, il principio di legalità, il divieto di estradizione per i delitti politici anche a favore dello straniero, il sistema del cumulo giuridico ...
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Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] 1922, mentre la guida del paese era affidata al debole governo di L. Facta, il f. riprese l’offensiva militare per estendere rappresentanti era consentita (l. 2008/1926); fu reintrodotta la penadimorte per i reati contro ‘la sicurezza dello Stato’ e ...
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Scrittore (Sebenico 1802 - Firenze 1874). Nato in una famiglia di commercianti italiani, compiuti i primi studî nel seminario di Spalato, nel 1817 si trasferì per gli studî di legge a Padova, dove conobbe [...] civile nella letteraria (1872). Polemista risentito, contro il potere temporale dei papi scrisse Rome et le monde (1851), contro la penadimorte l'eloquente Supplizio d'un italiano a Corfù (1855), contro il darwinismo L'uomo e la scimmia (1869). Al ...
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Patriota e scrittore (Saluzzo 1789 - Torino 1854). Ebbe grande successo con la tragedia Francesca da Rimini (1815); si schierò poi con i romantici, e collaborò al Conciliatore. Aggregato alla Carboneria, [...] con P. Maroncelli, fu da questo aggregato alla Carboneria. Arrestato (13 ott. 1820), fu condannato (1821) alla penadimorte, commutata poi in venti anni di carcere duro da scontarsi nello Spielberg, dove giunse il 10 apr. 1822. Ne uscì graziato alla ...
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Giurista e uomo politico (Tricase, Lecce, 1812 - Napoli 1879). Studiò giurisprudenza a Napoli e vi esercitò poi l'avvocatura, acquistando notevole fama. Deputato (1848) al parlamento napoletano, perseguitato [...] antiborbonici, fuggì a Civitavecchia, poi a Genova, insieme con P. S. Mancini e altri patrioti; fu condannato in contumacia alla penadimorte e alla confisca dei beni. A Londra e a Parigi conobbe G. Pepe e V. Gioberti. Stabilitosi (1852) a Torino ...
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Dottrina che si oppone, in modo contraddittorio, diretto e immediato, a una verità rivelata e come tale proposta a credersi dalla Chiesa. Non può invece dirsi eretica una posizione dottrinale, che si limiti [...] dell’e. non si limitò alle pene canoniche, ma giunse anche a crociate contro gli eretici, all’istituzione di tribunali speciali, alla penadimorte. L’e. era considerata delitto anche dallo Stato.
Lo scrittore che tratta dell’e. per combatterla è ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...