Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] sono, nell’ordine di cui al libro VI c.p.p.: il g. abbreviato, l’applicazione della pena su richiesta delle parti del g. universale: alla fine dell’ultimo ciclo di 3000 anni, i morti risorgono per esser giudicati; contemporaneamente avviene la fine ...
Leggi Tutto
suicidio Il fatto, l’atto di togliersi deliberatamente la vita.
Diritto
I giuristi romani accolsero la massima degli stoici che dichiarava lecito il s., ma lo punivano se risultava di pregiudizio ai [...] rafforza il proposito stesso, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione. La pena prevista è la reclusione da 5 a 12 anni se il s. avviene, dal Romanticismo sul tema della morte, la disponibilità di dati statistici, raccolti sistematicamente in ...
Leggi Tutto
Diritto
Delitto consistente nella soppressione di una o più vite umane.
Previsto e disciplinato dal titolo XII c.p. dedicato ai delitti contro la persona, l’omicidio può assumere la forma dolosa (art. [...] , la latitanza, e i motivi abietti o futili, il cui effetto è l’applicazione della pena dell’ergastolo. La pena è invece minore (da 6 a 15 anni) nel caso in cui la mortedi un uomo è determinata con il suo consenso (art. 579 c.p.).
L’omicidio ...
Leggi Tutto
Profanazione di ciò che è sacro. Il termine latino sacrilegium (come il gr. ἱεροσυλία) originariamente aveva un significato molto ristretto, indicando semplicemente il furto di oggetti sacri da luoghi [...] Ad Atene il s. era punito con la pena capitale, la confisca dei beni e il divieto arcaico il reato del s. era punito con la morte; più tardi solo con una multa, fino alla delitto contro la società e peccato di natura morale è un prodotto storico ...
Leggi Tutto
Forma del reato consistente nel mancato adempimento di un determinato obbligo giuridico.
Omissione di atti d’ufficio. - Prevista e disciplinata dall’art. 328 c.p., tale reato si configura quando il pubblico [...] ogni caso, se dalla condotta del colpevole derivi una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata. I beni giuridici oggetto di questa disposizione sono, invece, la vita e l’incolumità individuale. L’elemento ...
Leggi Tutto
Il codice penale, nel titolo VI, scinde le cause di estinzione del reato (capo I) dalle cause di estinzione della pena (capo II): secondo un tradizionale criterio di distinzione, le prime operano antecedentemente [...] e professionalità nel reato, nonché ai fini dell’aggravamento dipena dipendente dalla connessione di reato.
Le cause di estinzione della pena previste dal codice penale sono invece: la morte del reo dopo la condanna; l'amnistia impropria, ossia ...
Leggi Tutto
Delitto commesso da chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagioni una lesione a un animale ovvero lo sottoponga a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche [...] 3.000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chiunque somministri agli animali sostanze pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte derivi la morte dell’animale. Tale aggravante sussiste solo se la morte dell’ ...
Leggi Tutto
Grave sciagura che provochi danni di vaste proporzioni o causi la mortedi parecchie persone, con riferimento soprattutto ad eventi legati ad attività umane (scontri ferroviari, collisioni di navi, incidenti [...] fatti diretti a cagionare altri d. è prevista la pena della reclusione da uno a cinque anni, e da pena per tale ipotesi delittuosa è raddoppiata se si tratta di d. ferroviario, ο di naufragio di una nave o caduta di aeromobile adibiti a trasporto di ...
Leggi Tutto
SOCIETÀ
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Tullio ASCARELLI
Franco SPINEDI
Lello GANGEMI
. Storia del diritto. - Le prime origini della società si riscontrano, nel mondo romano, nell'antico consorzio familiare. [...] dello ius gentium. L'estinzione della società alla mortedi uno fra i soci è infatti insufficientemente giustificata due terzi, l'assemblea deve reintegrarlo o ridurlo, sotto pena dello scioglimento della società. Queste norme sono anche penalmente ...
Leggi Tutto
OBBLIGAZIONE
Giuseppe FURLANI
Ugo Enrico PAOLI
Emilio ALBERTARIO
. Diritti orientali. - I diritti paleorientali non fanno distinzione tra il contratto, ossia l'accordo della volontà delle parti, e [...] , anche pubblica (γραϕή); e, il che è più significativo, che l'irrogazione della pena, anche se non pecuniaria (la morte, l'esilio, ecc.), non lasciava sussistere obblighi di risarcimento verso l'offeso o la famiglia dell'offeso. Ciò è tanto più ...
Leggi Tutto
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...