CORREGGIO, Giovanni Siro da
Alberto Ghidini
Nato a Correggio il 13 ag. 1590 dal conte Camillo e da Francesca Mellini, venne legittimato con atto del notaio Negrisoli il 7 febbr. 1591, prima del matrimonio [...] dei genitori. Nel 1605, alla mortedi Camillo, fu chiamato per testamento a succedergli nel feudo di Correggio sotto la tutela del conte di Fuentes, governatore di Milano; mentre al fratello Cosimo toccò parte dei beni allodiali.
Nel dispiegare le ...
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LADERCHI, Camillo
Giuseppina Lupi
Nacque il 20 apr. 1800 a Bologna dal conte Giacomo e da Caterina Missiroli. Compì i primi studi a Camerino e ad Ascoli, dove il padre tra il 1808 e il 1813 ricoprì [...] sia l'adesione al Consiglio massonico delle Romagne, fu condannato a morte, pena poi commutata in venticinque anni di reclusione in fortezza. Trasferiti nella fortezza di Ferrara, padre e figlio ottennero che la prigionia fosse presto trasformata ...
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CERVELLONE, Michele
Marco Palma
Nacque a Messina da Pietro e Diana d'Amico poco prima del 1570.
Ancora molto giovane lasciò la Sicilia per arruolarsi come soldato di ventura negli eserciti spagnoli, [...] dipena il castello di Baia. Il successivo 8 giugno il percettore della vicaria ebbe ordine di continuare a pagare al C. il "reale di Italia e Spagna, è quello di L. Amabile, Fra Tommaso Pignatelli. La sua congiura e la sua morte, Napoli 1887, pp. X ...
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PESSOLANI, Giuseppe Maria
Carmine Pinto
– Nacque ad Atena (Salerno) il 27 febbraio 1807 da Saverio Arcangelo e da Serafina De Stefano.
La sua famiglia era formata da piccoli proprietari, professionisti [...] insorti dalla Gran corte criminale di Salerno, fu condannato a morte (con gli altri capi della rivolta, Carlo Pavone, Giovanbattista Ricci, Carlo De Angelis), pena poi tramutata nel carcere a vita. Ripeté la stessa trafila del padre, quasi trent’anni ...
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BON, Alvise
Angelo Ventura
Figlio di Michele di Alvise, del ramo detto "dalle Fornase", si addottorò in artibus all'università di Padova, mantenendo poi per gli studi un interesse sempre vivo, che lo [...] 1524, e poi dal luglio 1526 alla morte ricoprì nuovamente l'ufficio di avogadore di Comun.
La rigidità di cui il B. dette prova (come mentre essi cercavano di far uscire dalla città un po' di grano per il proprio sostentamento: pena che se non ...
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DEL TOVAGLIA, Lapo
Sandra Pieri
Nacque a Firenze il 1ºfebbr. 1481 da Bartolomeo. Partigiano dei Medici, durante l'ultimo periodo della Repubblica ebbe a subire la tortura e la prigionia per dieci mesi [...] delle fortezze. Sempre il Varchi sostiene che tale magistratura era di nuova istituzione, essendo stata creata per vigilare sulle fortificazioni dello Stato quando, dopo la morte dei Petrucci, l'esercito spagnolo era acquartierato presso Siena, e ...
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PENNA BUSCEMI, Ottavia
Enza Pelleriti
PENNA BUSCEMI, Ottavia. – Nacque a Caltagirone (Catania) il 12 aprile 1907 dal barone Francesco e dalla duchessa Ignazia (Ines) Crescimanno.
Terzogenita di cinque [...] , ma anche la polizia giudiziaria e gli istituti di prevenzione e dipena, come organi del potere giudiziario, che così si trovando rifugio, dopo la morte del marito e della figlia Ines, nel palazzo di famiglia di Caltagirone.
Testimonianza del suo ...
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MACHIAVELLI, Piero
Marco Gemignani
Nacque a Firenze il 4 sett. 1514 da Niccolò e da Marietta Corsini e trascorse i primi anni della vita a Sant'Andrea in Percussina, nel podere di famiglia dell'Albergaccio, [...] in contumacia per la mortedi un fornaciaio, scivolato accidentalmente, nei possedimenti di San Casciano, dentro una pena detentiva, ma, per le insistenti petizioni presentate da uno dei suoi fratelli a Margherita d'Austria, promessa sposa del duca di ...
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CAPECE, Giuseppe
Salvatore Fodale
Nato forse a Napoli in data imprecisabile, pare abbia partecipato nel marzo 1692 con i fratelli ad una azione di vendetta culminata nel ferimento di un cocchiere di [...] a Napoli, in considerazione della reclamata condizione di chierico, venne inviato al castello di Portolongone, dove scontò in carcere la pena comminatagli.
Nel novembre del 1700, all'annuncio della morte del re Carlo II di Spagna, il C., ormai libero ...
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CAVINA, Tommaso
Giustiniana Migliardi-O'Riordan Colasanti
Figlio di Vincenzo quondam Bertone, apparteneva ad una nobile famiglia romagnola, originaria del borgo di San Pietro di Cavina presso Faenza, [...] pena il trasferimento a Scutari. Il C. tuttavia, forse accampando alcuni crediti nei confronti della Repubblica, non ottemperò all'ordine e di all'improvvisa morte del re Giacomo II (7 luglio) indusse il Barbaro a consigliare la Repubblica di porre il ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...
morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un fratello; l’afta epizootica ha causato...