CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] presagi e annunzi di sventura. Nei giorni prima di Pasqua nelle strade di Roma si udirono gli appelli alla penitenza del romito Brandano, che pubblicamente profetava punizioni bibliche e inveiva contro il papa.
Mentre le soldatesche si avvicinavano a ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] , gravissima, la polemica. L'ascetica contemplazione, la preghiera, sostituivano nei quietisti i sacramenti e le opere di penitenza. Negli anni Cinquanta il cardinale P. Ottoboni aveva interrotto nel Bresciano l'esperienza dell'oratorio di S. Pelagia ...
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Costantino fra divinizzazione e santificazione
Una sepoltura contestata
Giorgio Bonamente
Gli imperatori romani erano, per tradizione secolare, assimilati sotto più aspetti alla divinità, sia in vita, [...] di fare riparare a proprie spese la sinagoga di Callinico119; infine quando ingiunge a Teodosio di fare pubblica penitenza, nel Natale 390, a seguito della violenta repressione di Tessalonica120.
Che il modello rappresentato da Costantino il Grande ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] corrispondeva grande rigidezza morale con conseguente mancanza di comprensione per le debolezze del prossimo e rifiuto della penitenza postbattesimale: all'apertura sul piano culturale si contrapponeva la chiusura sul piano disciplinare, e ambedue le ...
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Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] , a Canossa, nel Reggiano, quasi ad attendere il "nemico", che vi giunse a sua volta il 25 gennaio 1077 e attese tre giorni, penitente, che il papa lo ricevesse. Fu alla fine ricevuto e con G. c'erano Matilde, Ugo di Cluny, Azzo d'Este e Adelaide di ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] quanto sostanzialmente già noto: per il reclutamento del clero, dal quale sono esclusi i fedeli sottoposti a pubblica penitenza e coloro che vengono dall'esercito, elemento primario di valutazione è soprattutto il merito della rettitudine e non la ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] è reso edotto del massacro dei settemila tessalonicesi per ordine di Teodosio I, costringe l’imperatore a una pubblica penitenza per ottenere il perdono di Dio143. Giovanni Crisostomo nel 382 descrive l’episodio, forse leggendario, di san Babila ...
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L’ordine sociale costantiniano
Schiavitù, economia e aristocrazia
Kyle Harper
«Poi proseguì nell’abusare della memoria di Costantino quale sovversivo e perturbatore delle antiche leggi e dei costumi [...] a contatto con le norme cristiane. Un canone del concilio della Chiesa di Elvira, ad esempio, stabiliva una penitenza per le donne le cui schiave fanciulle morivano entro tre giorni da una percossa63. Proibizioni relative a uccisioni intenzionali ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] dell’apporto di Bartoletti. I tre convegni più significativi si tennero nel 1973, Evangelizzazione e sacramenti, nel 1974, La penitenza oggi e nel 1975, Evangelizzazione e sacramento del matrimonio: cfr. S. Cipriani, Bartoletti e un «progetto» di ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] dei capi, gli egumeni, essi stessi sottomessi ai vescovi. Egli tende anche a fare dei conventi, in quanto luoghi di penitenza, delle istituzioni nelle quali potrà essere eseguita una sentenza penale.
Per quanto riguarda la sua opera in materia di ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...