Domenicano (1215 circa - 1286), arcivescovo di Corinto dal 1278. Molto importante la sua vasta attività di traduttore di opere greche, specialmente di Aristotele e dei suoi commentatori, e di revisore [...] Particolare importanza ebbero anche, per lo sviluppo del pensiero e della scienza medievali, le sue traduzioni di alcune De providentia, De malo, queste ultime tre perdute nel testo greco, il commento al Parmenide di Platone) e di numerosi scritti ...
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Filosofo greco (n. 336-35 - m. 264-63 a. C.), fondatore della scuola stoica. Figlio di un mercante di Cizio (nell'isola di Cipro), esercitò inizialmente la professione paterna: ma, costretto da un naufragio [...] tutto lo stoicismo antico che, sia nella tradizione sia nella trattazione più estesa che ci è pervenuta, e cioè il l. VII delle Vite dei filosofi di Diogene Laerzio, appare come un sistema unico di pensiero. Delle sue molte opere restano frammenti. ...
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Scrittore politico inglese (n. 1499 circa - m. 1538); studiò il greco e il latino al Magdalen College di Oxford, dove fu poi lettore di filosofia naturale; fu quindi a Londra e, al seguito di R. Pole, [...] and Lupset, nel quale è una dettagliata esposizione dei gravi pericoli attraversati dall'Inghilterra del suo tempo, con un tentativo, notevole per la storia del pensiero politico, di definire le condizioni fondamentali di una vera comunità politica. ...
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Filologo e antropologo (Banbridge 1893 - Old Marston, Oxfordshire, 1979); prof. di greco nell'univ. di Birmingham (1924-36) e regius professor nell'univ. di Oxford (1936-60). Studioso del pensiero filosofico [...] greco, e in particolare del platonismo, ha sviluppato proficuamente gli spunti antropologici tipici della tradizione inglese degli studî classici; ne danno testimonianza le sue opere principali: Proclus' elements of theology (1933), The Greeks and ...
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Storico dell'antichità italiano (Napoli 1924 - ivi 1990); prof. univ., dal 1963 ha insegnato storia greca e romana e storia della storiografia presso l'Università di Napoli; direttore dal 1986 della Scuola [...] tarda repubblica (1954), Ricerche sull'antico Epiro (1962) e le raccolte dei suoi scritti minori quali Colonie greche dell'Occidente antico (1989), Origini e strutture della Campania antica (1989), Il pensiero politico romano del I secolo (1990). ...
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Editore e scrittore italiano (Scarperia 1921 - Firenze 1990). Nel 1970 fondò, a Fiesole, la casa editrice Nardini, specializzata in libri d'arte e di restauro (tra le collane: Le chiese monumentali d'Italia, [...] pubblicazione dei testi fondamentali della letteratura e del pensiero medievali in originale o in traduzione, presentati Vita di Leonardo (1978); Primo incontro con la mitologia greco-romana (1982); Misteri e dottrine segrete: dal trapassato remoto ...
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Retore greco di Prusa in Bitinia (n. 310 circa - m. dopo il 385). Visse in Atene dove aprì una celebre scuola di retorica, frequentata anche da Gregorio Nazianzeno e Basilio di Cesarea. Delle sue Orazioni [...] la morte del figlio Rufino. Le orazioni di I., ammirevoli per colorito poetico e armoniosità di periodo, non per il pensiero, sono utili per le frequenti citazioni e parafrasi degli antichi poeti lirici (quali Saffo, Alceo, Ibico, Anacreonte), di cui ...
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Filologo e storico dell'antichità classica inglese naturalizzato statunitense (Londra 1903 - New York 1988). Insegnò latino e greco alla Harvard Univ. (1947-63) e presiedette il dipartimento di studi classici [...] fino al 1971, anno in cui si ritirò. I suoi interessi spaziano dalla critica letteraria alla storia del pensiero e del costume, in ambito sia greco sia latino. Tra le opere: Lyric genius of Catullus (1939); The liberal temper in greek politics (1957 ...
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Medico greco vissuto verso la metà del sec. 3º a. C. Discepolo di Erofilo, diede inizio a una nuova scuola medica, degli empirici, che, scettici in filosofia e sotto l'influsso di Pirrone, disprezzavano [...] facendo consistere tutta la medicina nella terapia e dando impulso al progresso della chirurgia e della farmacologia. Di un'opera farmacologica di F. citata da Plinio il Vecchio abbiamo pochi frammenti. Il suo pensiero passò agli empirici posteriori. ...
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Filosofo greco (n. prima del 328 - m. 270 o 268 a. C. circa). Precettore di Tolomeo Filadelfo, fu scolaro di Teofrasto e gli successe nella direzione del Peripato. Per la tendenza di tutta la sua attività [...] ebbe il soprannome di "fisico" (ὁ ϕυσικός). Le sue opere sono perdute, salvo frammenti. Caratteristica del suo pensiero è la decisa tendenza a interpretare Aristotele in senso empiristico e naturalistico, eliminando dalle sue dottrine ogni residuo ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...