GALLARATI SCOTTI, Tommaso Fulco
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 nov. 1878 dal duca Gian Carlo e da Luisa Melzi d'Eril. Compì gli studi medi presso l'istituto Boselli e il libero liceo A. Manzoni. [...] diretta di alcuni fra i personaggi più notevoli del pensiero e della cultura cattolica, promotori di un rinnovamento degli intuizioni come quella relativa al carattere "virtuale e intuitivo" del dogma, ponendosi nel solco della teologia più ...
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matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose [...] sintesi tra la tradizione pitagorico-platonica e il pensiero cristiano di derivazione aristotelica; in tutto ciò, paradossalmente e il calcolo infinitesimale si svincola dalle idee intuitive dalle quali era sorto, non facendo più riferimento ...
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ARDIGÒ, Roberto
Alessandro Bortone
Nacque a Casteldidone (Cremona) il 28 genn. 1828, da Ferdinando e da Angela Tabaglio. Per le condizioni d'indigenza in cui era caduto, il padre nel 1836 si trasferì [...] stimoli intesi a determinarla, deve avvenire secondo il metodo intuitivo, che parte dalle cose e insegna più con le tra l'A. e L. Martini, in G. Marchesini, La vita e il pensiero di R. A., Milano 1907; lettere di A. Mario all'A., in Gazzetta di ...
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Automazione
Bruno Bezza
Giovanni Dosi
Introduzione
Si definisce 'meccanizzato' ogni processo che sostituisce procedimenti lavorativi basati su fonti di energia inanimata a operazioni compiute dall'uomo [...] e in situazioni diverse, un vero e proprio sistema di pensiero sui problemi generali dell'organizzazione del lavoro e dell'impresa. : d) una relativa stabilità nella crescita economica (è intuitivo che, con un'alta variabilità della domanda, linee di ...
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Simulazione, modelli di
Italo Scardovi
Modelli e simulazioni nella scienza
Secondo l'etimo latino, 'simulare' sta per 'render simile', come vuole la sua derivazione da similis; e tuttavia il verbo ha [...] un contesto reale, con l'esperienza dei fatti. "Arte intuitiva" - l'ha definita Shannon.Scienza è sempre confronto tra tempo, premessa e limite di conoscenza. Le inferenze del pensiero scientifico non operano più sul reale, bensì sui simboli della ...
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Bernardo di Chiaravalle, santo
Raoul Manselli
Nacque tra l'aprile e l'agosto del 1090, di nobile famiglia borgognona, terzo figlio di Tessellino le Saur, signore di Fontaine (non lontano da Digione) [...] nel momento suo più alto e conclusivo, quello della visione intuitiva di Dio; è questo poi il terzo grado dell'ascensione [ma 1953]; Saint Bernard théologien, Roma 1953.
Per il pensiero del santo, conserva tutto il suo valore É. Gilson, La ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] cioè con il 'senso interno', percorre tutta la storia del pensiero, ed è alla radice di una prospettiva come quella sviluppata da quello che lo precede e causa di quello che lo segue. Intuitivamente si sa che nell'istante tutto è ogni volta in gioco e ...
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Sistemi ambientali ed ecologia cognitiva
Almo Farina
Negli ultimi decenni il termine 'paesaggio' è stato promosso al rango di concetto chiave in molti settori della ricerca scientifica ecologica e nella [...] dall'elaborazione degli stimoli percettivi. È intuitivo che una pittura astratta possa rappresentare, per il proprio intorno. Per esempio, quando vediamo del fumo il nostro pensiero va immediatamente al fuoco: il fumo è il portatore di significato ...
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CAIANIELLO, Eduardo Renato
Settimo Termini
– Nacque a Napoli 25 giugno 1921, da Giuseppe e Lidia Sammartino.
GLI ANNI FORMATIVI (IN GUERRA E NEGLI STATI UNITI)
Dopo aver frequentato il liceo classico [...] /la-cibernetica (Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Scienze)/). La parte più innovativa del lavoro, rispetto emisferi del cervello (uno più razionale, l’altro più intuitivo). Nella sua prospettiva che, come teneva a rivendicare, era ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] scienza dei fatti" (p. 9); la storiografia deve "ricostruire l'unità del pensiero medico nella sua origine e nel suo fine" (p. 6) - ed in miniatura" (p. 9); "...tendenza al giudizio intuitivo... di questo movimento scientifico moderno" (p. 13); ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...