Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] popoli senza scrittura". Il primato dei Greci tocca il suo culmine: la loro cultura offre infatti lo spettacolo di un pensieromitico che, superando se stesso, accede a una logica delle forme in base alla quale l'uomo greco può cominciare a pensare ...
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Nuovi paradigmi dell’immaginario
Marina D’Amato
Come si costituiscono e come si organizzano nel loro funzionamento le immagini sociali? Perché la civiltà occidentale, iconoclasta, ha moltiplicato le [...] a un’origine e tessono relazioni tra gli individui o tra gli eventi lontani nello spazio e nel tempo. Il pensieromitico si fonda su una comprensione pregressa del mondo valutato su diversi piani. Innanzitutto il mondo naturale è concepito attraverso ...
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Civiltà e mondo magico: Croce e De Martino
Roberto Gronda
Alle origini del Mondo magico: il crocianesimo del giovane De Martino
In una delle pagine centrali della Storia come pensiero e come azione [...] (3 voll., 1923-1929) fu attento lettore, tanto da proporne alcuni anni più tardi la traduzione del solo secondo volume, Il pensieromitico, a Einaudi per la ‘collana viola’ da lui diretta con Cesare Pavese.
Nella lettera a Croce, tuttavia, De Martino ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] 'immagine di un''età dell'oro' che sta all'inizio della storia dell'umanità: un'immagine che ha origine nel pensieromitico e che ha trovato la sua prima espressione letteraria in Esiodo. Anche Platone, però, pone la costituzione ideale, delineata ...
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TRACIA, Arte
A. Fol
K. Dimitrov
La fascia orientale della penisola balcanica, nei millenni VII-IV a.C., costituisce una delle regioni più evolute nell'ambito della civiltà neolitico- eneolitica dell'Europa; [...] del defunto eroizzato; nei rilievi votivi si ritrova invece, fino al III sec. d.C., la semantica del pensieromitico-rituale e religioso tracio. Quest'immagine della divinità, che può essere considerata il simbolo della cultura tracia, verrà più ...
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ALLEGORIA (ἀλληγορία da ἄλλος e ἀγορεύω)
La parola ἀλληγορία (allegoria) fu originariamente un termine tecnico retorico, che indicava una successione di metafore (Cic., Orator, 94: iam cum fluxerunt continuae [...] pronunciate all'Istituto Warburg nel 1935. Riferendosi alla valutazione del Cassirer della autonomia del pensieromitico e del rapporto di questo con il pensiero logico, egli vede nell'a. il tentativo di conciliare questi due processi fondamentali ...
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Passione
Giorgio Sassanelli
Il termine passione, in rapporto al significato fondamentale del verbo latino pati, "patire, soffrire" da cui deriva, si contrappone ad azione e indica la condizione di passività [...] vendicativa, delle quali indagheremo le caratteristiche, la genesi e le eventuali trasformazioni sulla scorta di un pensieromitico capace di coglierne il valore esistenziale e la natura più intima.
Passione amorosa
Nella passione amorosa, motore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo storicismo tedesco, rappresentato, tra gli altri, dal pensiero di Herder, di Wilhelm [...] metafisica. Il secondo tomo dell’opera è in effetti una vera e propria storia critica della metafisica: dal pensieromitico antico alla nascita della scienza in Europa, dalle metafisiche platonica aristotelica e stoica alla metafisica religiosa del ...
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teogonia
Dal gr. ϑεογονία, comp. di ϑεός «dio» e γόνος «generazione». Generazione e genealogia degli dei; mito o insieme di miti che illustrano la nascita o la discendenza degli dei.
L’origine del pensiero [...] problema della loro provenienza, cioè, in termini di antropomorfismo, della loro discendenza. A questo sforzo del pensieromitico fornisce poi un materiale abbondante la particolare struttura dei politeismi: divinità affini per sfera d’azione vengono ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] studî, che dalla sua sede, la quale traeva il nome dal mitico eroe Academo, si disse ᾿Ακαδημία (v., per la storia di e sulle dissomiglianze delle cose, l'anima è ricondotta al pensiero dei supremi esemplari verso cui tali somiglianze si orientano, e ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...