. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] l'invenzione dell'alfabeto all'uno o all'altro personaggio mitico greco (come Prometeo, Palamede, Orfeo, Museo, ecc.), ai suoi proprî degli sforzi personali altrui di esperienza e di pensiero.
E il pericolo che la lettura favorisse sin dal suo ...
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Tutti gli esseri viventi si distinguono in due grandi gruppi: gli animali e le piante (regno animale e regno vegetale). E le scienze biologiche, nel loro vastissimo campo di studio, indagano per l'appunto [...] dell'umanità primordiale, ed altri le allegorie del tempo mitico. Un fatto comunissimo, in tal genere di tradizioni, che perdurano nella tradizione popolare, è necessario riportarsi al pensiero dell'uomo dei primordî, governato dal prelogicismo, dall' ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] (secolo III a. C.) v'introdusse un elemento fantastico, mitico-divino, dando la sua lettera come dettata dagli dei, e la madre dei Gracchi, che già ha perso un figlio e trema al pensiero di perdere il secondo e, con lui e per violenta passione di lui ...
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. Questo epiteto che significa "lo Svegliato, l'Illuminato" designa comunemente il Buddha storico, ma la dommatica degli stessi testi più antichi (Nikāya) sancisce la credenza ch'egli non fu il solo Buddha. [...] l'esistenza di Gotama. Il primo a sostenere il carattere mitico della vita leggendaria di Gotama fu il Wilson nel 1854. misterioso sorriso, del quale una mano greca ha saputo irradiare il pensiero indiano. Il B. nell'arte del Gandhāra e nelle forme ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] , di logica e di filosofia generale, rispetto allo standard del pensiero americano. Già è stato notato che l'idea corrente di "pragmatismo complessi (come nel caso del linguaggio letterario o mitico) o di messaggi in cui non è neppure presente ...
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PORTOGALLO (XXVIII, p. 32; App. I, p. 247; II, 11, p. 597; III, 11, p. 470)
Carmelo Formica
Aldo Albonico
Giuseppe Carlo Rossi
Eugenia Schneider Equini
José Augusto França
Il P., dopo aver perduto [...] ad alto prestigio da una delle più forti personalità del pensiero portoghese, A. Sérgio (1883-1969), i cui molti Ensaios di morire, il pannello murale Cominciare, poema geometrico e mitico, sorta di testamento spirituale dell'artista.
Un'involuzione ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674)
Elio MIGLIORINI
Massimo BRUZIO
Angelo TAMBORRA
Tibor NACY
Ordinamento politico (XXXIV, p. 683). - Gli avvenimenti che precedettero la seconda Guerra mondiale e le prime fasi [...] e immaginazione sconfinante nel mondo del fiabesco e del mitico. I problemi della letteratura, che durante l' , cadono in oblio, e Francesco Herczeg partecipa al travaglio del pensiero ungherese ormai soltanto con saggi e articoli dettati da un nobile ...
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Storico greco del V secolo a. C. Nacque in Alicarnasso, fra il 490 e il 480 a. C. di ragguardevole famiglia, imparentata col poeta Paniaside. Giovanissimo, forse anche fanciullo, andò in esilio col padre, [...] affatto secondaria. E fin dal principio, dove E., chiuso il proemio mitico, dice di voler accennare al primo barbaro ch'egli sappia aver mezzo espressivo, ricco e malleabile. Il suo pensiero, poco profondo e complesso, trova adeguata espressione in ...
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ORAZIO Flacco, Quinto (Q. Horatius Flaccus)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
I termini della sua vita vanno dall'8 dicembre del 65 al 27 novembre dell'8 a. C. Sono 57 anni dei più agitati e decisivi [...] popolo o a cittadini lanciatisi alla zuffa, ovvero nel motivo mitico di Chirone e di Achille che ammonisce sulla fugacità della fatto lo stile drammatico della sua satira, dove il pensiero sembra incedere deliziosamente capriccioso, per conto suo, ed ...
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Ritualismo
Gregory Smith
(v. rito, XXIX, p. 466)
In antropologia culturale il termine ritualismo si riferisce alla tendenza che porta a conformare i comportamenti umani a norme culturali di valore essenzialmente [...] 1988, p. 9). Tuttavia, il valore simbolico del presupposto mitico, il concetto di norma e di solidarietà collettiva, prospettati da come le compagnie aeree la volontà di distogliere il pensiero dei passeggeri e dei clienti dalla loro condizione di ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...