mìtico, pensièro Secondo alcuni filosofi e antropologi (a partire da E. Cassirer), categoria o modo di pensiero collettivo che genera i contenuti del mito, con procedimenti diversi da quelli del pensiero [...] logico. Il mito, originato da percezioni soggettive di singoli individui, si trasforma in realtà psicologica sociale, e quindi in rappresentazione storica sentita come oggettiva ...
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Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] acquisizione L.-S. ha indagato alcuni temi nodali dell'agire umano, quali i sistemi di parentela e il pensieromitico: attraverso lo studio dei primi ha proposto una ineguagliata lettura dell'incesto in quanto invarianza transculturale, funzionale e ...
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prelògico, pensièro Attività mentale che precede il pensiero logico. Il termine fu introdotto da L. Levy-Bruhl in riferimento al pensiero primitivo. Secondo J. Piaget il p.p. caratterizza le fasi iniziali [...] e prende le forme di un pensieromitico o magico; si manifesta in molte attività del bambino quali il disegno e il gioco. Tuttavia numerose ricerche ritengono che il p.p. non si esaurisca con lo sviluppo del pensiero logico ma permanga anche nell ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] della funzione storica e politica dell'utopia, conviene affrontare il problema del suo rapporto con le forme di pensieromitico e religioso nella misura in cui si rifanno a momenti anteriori o, addirittura, trascendenti rispetto al tempo e ...
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Cultura
PPietro Rossi
di Pietro Rossi
Cultura
sommario: 1. Introduzione. 2. La cultura come designazione dell'elemento propriamente umano. 3. Origine e evoluzione della cultura. 4. Le basi psichiche [...] . Il richiamo da un lato alla tradizione della linguistica ottocentesca (da W. von Humboldt a M. Müller) e dall'altro agli studi sul pensieromitico (da E. B. Taylor e J. G. Frazer fino a L. Lévy-Bruhl) e, insieme a esso, l'interpretazione in chiave ...
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LEENHARDT, Maurice
Vittorio Lanternari
Antropologo francese, nato a Montauban (Tarn-et-Garonne) il 9 marzo 1878, morto a Parigi il 26 gennaio 1954. Originale personalità di antropologo-missionario, [...] : la Personne et le Mythe dans le monde mélanésien, del 1947, rappresenta un modello classico di problematizzazione del pensieromitico) si affianca la sua attività d'insegnante all'Ecole pratique, all'Institut d'Ethnologie e all'Ecole Nationale des ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] assume valore e rilievo in rapporto a tutte le altre. Sarebbe difficile sottovalutare l'importanza di questo dialogo che il pensieromitico annoda continuamente con se stesso per tutto il tempo che rimane vitale. Due scoperte, una dopo l'altra, sono ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] sono guerre risolte pacificamente e le guerre il risultato di transazioni fallite.
Non è un caso, quindi, che quando si esamina il pensieromitico la prima cosa che emerge è che in esso la violenza in tutte le sue forme occupa un posto di primo piano ...
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Il discorso etnologico e le "tradizioni" africane
Gaetano Ciarcia
Tradizione e tradizionalismo
Attraverso l'esperienza della dominazione coloniale e in seguito ai processi detti "di decolonizzazione", [...] ricerche e l'opera di Esiodo sembra riflettere quella imprescindibilità della mitologia greca nella convalida di ogni pensieromitico, scritto, in cui la scienza occidentale si avvicina e addomestica l'alterità esotica. La memoria indigena, veicolata ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] popoli senza scrittura". Il primato dei Greci tocca il suo culmine: la loro cultura offre infatti lo spettacolo di un pensieromitico che, superando se stesso, accede a una logica delle forme in base alla quale l'uomo greco può cominciare a pensare ...
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figura
s. f. [dal lat. figura, dal tema di fingĕre «plasmare, modellare»]. – 1. a. Aspetto esteriore d’una cosa: lo circulo che ha f. d’uovo (Dante); prender corso e f. di fiume (Manzoni); un monumento in f. di piramide; un attore in f. di...
natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi. Quindi:...