PEZZA, Michele
Flavia Luise
Nacque nel 1771 a Itri, piccolo centro arroccato lungo la via Appia tra Fondi e Formia, da Francesco e Arcangela Matrullo.
La modesta ascesa sociale del nucleo familiare, [...] , Il banditismo nel Mezzogiorno moderno tra punizione e perdono, Galatina 2003, pp. 146 s., 156; Id., Brigantaggio, repressione e pentitismo nel Mezzogiorno preunitario, Galatina 2004, pp. 13, 15, 24, 40, 85, 95; A. Saccoccio, Vita e imprese del ...
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FALCONE, Giovanni
Salvatore Lupo
Nacque a Palermo il 18 maggio 1939, terzo figlio (dopo Anna, nata nel 1934, e Maria, nata nel 1936) di Arturo, medico e direttore del laboratorio provinciale di igiene [...] quella proposta da Leonardo Sciascia, prestigioso intellettuale di sinistra passato a collaborare con il Partito radicale: il pentitismo, con il suo sistema premiale, faceva somigliare la giustizia a un mercato senza garanzie; l’ipervalutazione ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] altri (molto meno numerosi) entrano più o meno stabilmente nella lingua italiana (europarlamentare, malasanità, mani pulite, pentitismo). Talvolta i media riescono addirittura a sovrapporsi all’uso reale, divulgando termini o perifrasi che occultano ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] Chinnici, con Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e più tardi Antonino Caponnetto, e iniziò il fenomeno del pentitismo, cioè la collaborazione con la giustizia di alcuni mafiosi (il caso più eclatante fu Buscetta). Tra il 1979 e la ...
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TERRORISMO
Donatella della Porta
Piero Luigi Vigna
(App. IV, III, p. 627)
Del termine t. non esiste una definizione unanimemente accettata (ciò che è ''terrorismo'' per gli uni, può essere ''guerra [...] , Reato politico, terrorismo, estradizione passiva, in Ind. pen., 1987, pp. 255 ss.; M. Della Rocca, I riflessi del pentitismo nell'organizzazione giudiziaria, in Crit. pen., 1988, pp. 15 ss.; M. Laudi, La dissociazione dalla lotta armata: l'approdo ...
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FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] diverse straordinarie misure di sicurezza, tra cui l'istituzione di una nuova Giunta inquisitoria ed alcuni decreti a favore del pentitismo. Gli arresti divennero continui, anche tra le fila della nobiltà più vicina alla Corona, e fu creata una fitta ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] per esempio, i casi di sacerdoti che non collaborano a feste religiose ‘gestite’ da mafiosi. Permanevano alcune confusioni sul pentitismo e sul dovere di denunciare i complici in associazione mafiosa (è noto il caso di padre Mario Frittitta). Ma nel ...
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pentitismo
s. m. [der. di pentito (v. pentito)]. – Nel linguaggio giornalistico, il fenomeno dei «pentiti», soprattutto in quanto connesso con la «legge sui pentiti» che agevola le confessioni assicurando una riduzione delle pene.
dialettofobia
s. f. Avversione nei confronti dei dialetti. ◆ «È terminata l’epoca in cui il nostro dialetto era considerato la marca del degrado e il simbolo dell’impossibilità di progredire la scala sociale», spiega Giovanni Ruffino, preside...