ATTARDI, Ugo
Rosa Monaco
Nacque a Sori (Genova) il 12 marzo 1923 da Aurelio e Natalia Donnini.
Gli esordi pittorici e il trasferimento a Roma
Nel 1924, il padre, sindacalista, a seguito della soppressione [...] fu invitato ad esporre alla Biennale di Venezia del 1952 e del 1954, nonché alla Quadriennale di Roma del 1955.
La percezione della città e l’espressione della violenza
Mentre era impegnato in tale produzione, tra il 1954 e il 1955 Attardi ultimò ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] introduzione, nella quale il F. discute dei fondamenti della matematica, considerata arte di Dio, più vicina alla percezione del vero. Alla matematica è assegnato un ruolo privilegiato nel processo conoscitivo. Per questo occorre imparare ad usarla ...
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DE SARLO, Francesco
Patrizia Guarnieri
Nacque a San Chirico Raparo, paese dell'Appennino calabro-lucano in provincia di Potenza, il 13 febbr. 1864 da Luigi e da Stella Durante. Alle idee di rinnovamento [...] nel 1913 discutendo una tesi su Il problema dell'origine delle differenze qualitative; V. Berrettoni, esperto in studi sulla percezione, cui lavorò anche G. Della Valle; A. Aliotta, che in quella sede definì l'applicazione di concetti e procedimenti ...
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DONI, Agostino
Antonio Rotondò
Nacque a Cosenza intorno alla metà del sec. XVI: "Consentimis, medicus et philosophus" si dice egli stesso nel frontespizio dell'unica sua opera nota.
Le informazioni [...] cui misura gradua il sentire delle cose nell'universale sensibilità della natura. Il senso è il solo organo così della percezione come della conoscenza: mediante il senso l'uomo percepisce non per immagini astratte, ma attraverso le modificazioni o ...
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ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] studioso di psicologia sperimentale; fece ricerche sulla memoria, seguendo i metodi classici di Hermann Ebbinghaus, e sulla percezione del tempo; affrontò poi con conoscenza diretta dei metodi d'indagine psicologica quel problema della misura in ...
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Frustrazione
Mario Reda
Vittorio Volterra
Il termine frustrazione (che deriva dall'avverbio latino frustra, "invano") è stato introdotto da S. Freud per indicare la situazione psicologica conseguente [...] , in un contesto sociale e culturale in cui si enfatizzano la velocità e l'efficienza; 4) il fallimento, cioè la percezione di non essere stati in grado di affrontare e risolvere situazioni; 5) la competizione sociale, quando l'oggetto per cui si ...
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FANTUZZI, Giacomo
Raffaella Cascioli
Nacque a Ravenna il 9 maggio 1616 da Cornelia Preti Pompili e dal nobile Monte, che nel 1612 era stato magistrato dei Savi.
Discendente dal ramo ravennate dell'antica [...] particolarmente interessato a cogliere nelle manifestazioni delle diverse confessioni fermenti e dissensi da cui a tratti deriva la percezione di un'evoluzione che non è soltanto religiosa. Certamente il manoscritto fu redatto dopo che il viaggio si ...
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Daney, Serge
Rinaldo Censi
Critico cinematografico francese, nato a Parigi il 4 giugno 1944 e morto ivi il 12 giugno 1992. È stato uno degli esponenti di maggior rilievo della riflessione critica successiva [...] : un'esperienza unica e irripetibile a cui lo spettatore-critico deve rispondere con una presenza attiva che coinvolge percezione e pensiero. Nel 1991 D. lasciò il quotidiano e fondò un'interessante rivista, "Trafic", cui poté dedicarsi solo ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] , si compone subito, senza annullarsi, nella prospettiva provvidenziale di un ordine superiore agli accadimenti e alla loro immediata percezione e di una felicità dopo la morte, sempre all'insegna di una lucida fermezza intellettuale e di un impegno ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] aveva ricevuto.
Il suo ingresso nell'amministrazione statale fu, tuttavia, inspiegabilmente tardivo, come inspiegabilmente tardiva appare la percezione da parte del C. e dei suoi fratelli della gravità della situazione politico-militare. Infatti, non ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.