GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] non si fece prendere dalle suggestioni emerse nel 1968, che pure attraversarono il mondo socialista: con una lucida percezione osservò che quel rivolgimento, pure così evidente sotto l’aspetto socio-antropologico, in termini politici, almeno in ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] chiostri, le chiese che sono lo sfondo perenne della fantasia e della scrittura del F., mossa e realizzata su una percezione del mondo naturale che è in perfetta sintonia con il mondo interiore, dominati entrambi da quell'estetismo di pieno gusto fin ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] e con tanta consapevolezza da risultare ormai depurato dalla delusione che l’aveva originato, si è intravista la percezione dell’ineluttabilità del tramonto della civiltà comunale e dell’avvento delle Signorie, attribuendo a Petrarca preoccupazioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] la filosofia di Hegel, 1851, rist. in Unificazione nazionale ed egemonia culturale, cit., p. 8). Senza la netta percezione di questa cesura, degli eventi traumatici e delle loro cause, la ricostruzione dell’identità culturale e politica della nazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] al punto, cioè al nulla: una consapevolezza teorica che finisce per vanificare il contenuto di verità della percezione. Ciò che ci è dato nella percezione sono infatti i «termini» delle cose; ma i termini sono ridotti a nulla. In un passo del ...
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Istinto
Luciano Mecacci
Introduzione
Il termine 'istinto' - come indica l'etimologia stessa (il termine latino instinctus deriva da instinguere, incitare) - è usato nel linguaggio ordinario per indicare [...] si è formata nell'evoluzione naturale attraverso un processo circolare di continuo aggiustamento tra le fonti di stimolazione, la percezione che l'organismo ha di questi stimoli e le azioni che esso produce in risposta. Il 'ciclo funzionale' stimoli ...
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Nato a Costigliole d'Asti il 24 luglio 1884, da Egidio e da Giulia Varesi, e diplomato al R. Istituto di scienze sociali di Firenze, il 10 nov. 1906 entrò nella carriera diplomatica in seguito ad esame [...] uffici del governo italiano all'indomani dell'ultimatum, diedero al ministro degli Esteri marchese di San Giuliano l'immediata percezione della gravità della crisi e dei suoi possibili sbocchi, di cui gli alleati della Triplice tenevano l'Italia all ...
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CIAMICIAN, Giacomo (Luigi)
Giovanni Battista Bonino
Nacque a Trieste il 25 ag. 1857 da Giacomo e da Carolina Ghezzo. La sua era un'agiata famiglia dell'alta borghesia commerciale, immigrata dall'Armenia [...] , fra gli altri, R. Nasini e A. Piccini, con i quali strinse rapporti di fraterna amicizia. D Cannizzaro ebbe mmediatamente la percezione del bello;e del valore del nuovo allievo e gli lasciò la più ampia libertà scientifica per le sue ricerche. Il C ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, secondo di questo nome, figlio di Pietro (I), il doge caduto combattendo contro gli Slavi della Narenta il 18 sett. 887 (tale parentela, [...] dei successivi re Rodolfo [2 febbr. 924] ed Ugo [26 febbr. 927]; il pagamento del censo a ricognizione del pactum escludeva la percezione di qualsiasi altro contributo a diverso titolo: vedi Cessi, Pacta, pp. 263 ss., e Politica, pp. 192 s., 199 s ...
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DELFINI (Delfino), Flaminio
Stefano Andretta
Nacque a Roma il 1° nov. 1552 da Mario e Properzia Miccinelli.
Le scarsissime notizie, le reticenze e i probabili occultamenti dei contemporanei e degli [...] della "sbirreria" rappresentavano gli ostacoli più duri da rimuovere soprattutto nella persecuzione dello Sciarra, abilissimo nella percezione dei malumori popolari e nelle colleganze con i centri periferici del potere nobiliare. Tutti questi aspetti ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.