L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] che così si forma conferisce agli elementi il loro ‘significato’; l’insieme di questi diversi momenti è ciò che chiamiamo percezione.
Una diversa direzione di ricerca è quella funzionalistica (J.R. Angell, H. Carr ecc.), che considera la p. nei suoi ...
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percezionismopercezionismo (o percezionalismo) [Der. di percezione] [FAF] Dottrina filosofica (T. Reid, W. Hamilton, 1830), che interessa le scienze d'osservazione, e quindi anche quelle fisiche, secondo [...] la quale degli oggetti della realtà esterna si ha una percezione immediata oggettiva, cioè relativa all'oggetto come esso è in effetti, indipendentemente dal soggetto percipiente. ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] il buddhista Dignāga (480-540 d.C.), e anche alterando l'ordine delle parole, Vācaspati intende il sūtra (I.1.4) come: "La percezione [è quel conoscere che] nasce dal contatto tra i sensi e l'oggetto e non è deviante; [possiede due forme, di cui l ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] artistico), la produzione e i prodotti dell’arte, il giudizio di gusto su di essi. I due significati coincidono per alcuni versi in A.G. Baumgarten, cui si deve l’introduzione del termine in accezione ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] dalla funzione rappresentativa e s. si identifica con segno.
Antropologia
Prendendo a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il carattere ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] una realtà fisica più ampia, di cui il suono stesso non rappresenta che una declinazione particolare.
Il caso della percezione del suono esemplifica ciò che i filosofi della scienza definiscono 'riduzione interteorica': si tratta dei casi in cui la ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] di s. L’insieme degli elementi di sostegno ed elementi specializzati che, sollecitati da particolari stimoli, generano impulsi, o segnali che raggiungono il sistema nervoso centrale, dove danno origine ...
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visione
visióne [Der. del lat. visio -onis, che è da videre "vedere"] [FME] Il processo di percezione degli stimoli luminosi: v. visione. ◆ [ELT] [INF] V. artificiale: locuz. con la quale ci si riferisce [...] sia agli aspetti fisici relativi alla ricostruzione del contenuto di un'immagine (illuminazione, riflettività, geometria), sia a quelli riguardanti il riconoscimento degli oggetti in essa presenti e quindi ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), [...] e l’ e. scientifica, che nell’osservazione dei fatti applica regole fornite dalla ragione.
Religione
E. religiosa In generale, percezione dell’assoluto mediata da elementi dottrinali e culturali. Da un punto di vista fenomenologico, l’espressione ha ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] da minuscoli uncini, gli spiriti formano una lunga catena che termina nel cervello, e sono quindi la causa materiale della percezione sensoriale.
Qui però si interrompe anche la catena delle idee di Beeckman, che, per dare conto del piacere musicale ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.