Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] nel t. è necessario per Kant che la relazione fra i due stati (il ‘prima’ e il ‘poi’), successivi nella percezione, risponda a una regola per la quale l’avvenimento successivo segua sempre e necessariamente il precedente e il t. risulti quindi ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] Pellegrino, fa l’abbandonologa. Giovane, molto bella, vive a Napoli. Racconta di luoghi mai visti, galleggiano nella sua stranissima percezione del mondo. […] Però nel suo balcone brillano al sole semi di viole o di margherite. Intanto cerca quel che ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] e di autoidentificazione per le comunità sorde e uno dei mezzi più potenti per trasmettere la loro cultura basata sulla percezione visiva. Numerosi sia all’estero sia in Italia sono i festival dedicati al teatro e alla poesia in segni: attraverso ...
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L’espressione accusativo con l’infinito si riferisce propriamente a una costruzione della grammatica latina classica in cui un verbo di dire (o di pensare, giudicare, sentire, ecc.) regge una proposizione [...] come oggetti sintattici.
I verbi che nell’italiano odierno reggono l’accusativo con l’infinito sono i verbi di percezione. I verba dicendi possono reggere una frase infinitiva con soggetto, ma tale costruzione differisce dall’accusativo con l ...
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(gr. ῎Ιωνες) Una delle stirpi greche tradizionali, che indica sia i Greci dell’Attica e dell’Eubea, i primi a giungere nella penisola secondo la tradizione antica, sia quei coloni che sullo scorcio del [...] isole egee. Malgrado l’originaria unità di stirpe e di lingua, il riconoscimento di un comune capostipite (il mitico Ione) e la percezione della diversità da altre stirpi (specie dai Dori), gli I. d’Asia si sentirono più uniti tra loro che con gli I ...
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sinestesia linguistica Nel linguaggio della stilistica e della semantica, particolare tipo di metafora per cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (silenzio [...] chiara). psicologia Fenomeno psichico consistente nell’insorgenza di una sensazione (auditiva, visiva ecc.) in concomitanza con una percezione di natura sensoriale diversa e, più in particolare, nell’insorgenza di una immagine visiva in seguito a uno ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] i foni che si susseguono lungo la catena parlata, altre riguardano il modo in cui il testo viene prodotto e danno la percezione del timbro (o colore) della voce. Le prime rappresentano una parte molto limitata del segnale complessivo (fino ai 2,5 KHz ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] umano (Casadei 1996: 235; Veland 2003; Ruthrof 2000). Il corpo rappresenta infatti una realtà di comune percezione, organizzata secondo principi strutturali universali. L’unità corporea può dunque costituire un insieme di nozioni delle quali l ...
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Nella vecchia nomenclatura delle parti della linguistica, ramo della scienza linguistica che studia i suoni, o fonemi, articolati dall’apparato di fonazione umano allo scopo di significare.
La f. si distingue [...] studia dal punto di vista acustico i prodotti della fonazione, una f. uditiva, che studia i processi della percezione auricolare. È da ricordare che conseguenza dell’allargamento dell’interesse degli studiosi ad aree prima poco conosciute (lingue ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] di un verbo qualsivoglia. Per alcuni tratti, la costruzione causativa ha affinità con la costruzione retta da un verbo di percezione (vedere, sentire, guardare, ecc.: Guasti 1993):
(4) ho visto partire i bastimenti
(5) ho sentito suonare la nostra ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.