Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] di accanto a ← a canto a, come anche di invece di ← in vece di. In altri casi, come attorno / intorno a, la percezione dell’origine di locuzione (a / in torno a) è meno forte; è interessante, però, che la grafia non fusa appaia in diversi esempi ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] l’orientamento emozionale dell’emittente; ammettere, dedurre, che esplicitano un’operazione di inferenza, e alcuni verbi di percezione (sentire, vedere).
A prova della relazione di reggenza che si instaurerebbe implicitamente tra verbo parentetico e ...
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Il termine paretimologia fu coniato dal linguista italiano Vittore Pisani (19672) con l’intenzione di rimpiazzare la più antica denominazione etimologia popolare (traduzione italiana del ted. Volksetymologie [...] lingue straniere o dal latino di strati sociali dotti, e che non poche di esse richiedono sforzi sia nella percezione che nella (ri)produzione del nuovo materiale lessicale. D’altro canto si mostrano vari gradi di integrabilità delle forme estranee ...
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La legge Tobler-Mussafia (così detta dal nome di Adolf Tobler e Alfredo Mussafia, i quali, rispettivamente nel 1875 e nel 1886, per primi osservarono nella distribuzione dei ➔ clitici in francese e in [...] nei casi della tipologia sintattica (b), nei quali si può supporre che la posizione pre- o postverbale del clitico dipenda dalla percezione, da parte del parlante, dell’assenza o presenza di un confine tra la principale e la dipendente. È proprio a ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...]
Nei casi (12 a.) e (12 d.), «la costruzione col dativo sottolinea la soggettività e parla dell’atto di percezione senza distinguere chiaramente fra percipiente e percepito», mentre «con l’accusativo c’è un elemento di maggiore obiettività e distacco ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] ), La neutralizzazione delle vocali finali in crotonese: un esperimento percettivo, in Unità fonetiche e fonologiche. Produzione e percezione. Atti delle VIII giornate di studio del Gruppo di fonetica sperimentale (Pisa, 18-19 dicembre 1997), a cura ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ha come conseguenza più vistosa un notevole grado di intercomprensione fra la maggioranza dei dialetti del gruppo, e la chiara percezione, da parte degli stessi parlanti, di un ampio numero di somiglianze (Avolio 1995: 29-30)
Quest’ultima, in genere ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità [...] presenti nelle lingue verbali. A livello semantico, essi rendono pertinenti quei tratti dei referenti che risultano salienti nella percezione, classificandoli in base alla loro forma e disposizione (v. nella fig. 15 i classificatori per MOTO, mano ...
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La paratassi è una connessione ordinata di frasi in un’entità superiore, in cui le frasi interessate hanno diverso valore informativo (➔ tematica, struttura) e sono collegate tra loro da nessi semantici. [...] , interrogativa, imperativa, ottativa, esclamativa);
(c) avere predicati dalla semantica diversa (verbo di stato, di azione, di percezione, di parola, di giudizio);
(d) avere diversa qualità (frase nominale, verbale, positiva, negativa, di citazione ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] di una frase pseudorelativa prototipica (per es., ho visto Maria che partiva; ho sentito lui che suonava; ➔ percezione, verbi di) deve obbligatoriamente essere soggetto della frase stessa; ciò è in contraddizione con la funzione svolta dal ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.