Struttura psichica che si forma (a livello conscio o inconscio) durante la vita infantile, originata da particolari esperienze emotivo-affettive nei rapporti del bambino con l’ambiente e, più direttamente, [...] nella funzionalità degli organi genitali); il c. d’inferiorità (definito più propriamente come ‘sentimento’, indica l’insicurezza o la sfiducia nelle proprie possibilità dovute – se non a effettive minorazioni – a una disarmonica percezione di sé). ...
Leggi Tutto
Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] il tempo dei ritmi musicali, ma anche l'inesorabile passare del tempo che conduce alla morte e l'inganno delle nostre percezioni sfuggenti (la Vanitas vanitatum come ne L'allegoria dell'udito, del tatto e del gusto di J. Brueghel, 1617-18, Madrid ...
Leggi Tutto
La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] interferenza tra mécanique et vivant per Bergson, movimento tra i piani della coscienza, del preconscio e dell'inconscio per Freud, percezione del contrario per Pirandello. Su queste basi, la nuova attenzione al c. degli anni Settanta si legava a una ...
Leggi Tutto
Antropologia visiva
Cecilia Pennacini
Il rapporto tra antropologia visiva e mezzo cinematografico
Adottando la definizione semiologica introdotta da C. Geertz (1975) e largamente accettata, si intende [...] e del particolare tipo di conoscenza che può scaturire da essa, ed è connessa al tema delle relazioni esistenti tra la percezione visiva e il pensiero. Molti autori si sono occupati di questo tema sotto diversi profili (tra gli altri, M. Merleau ...
Leggi Tutto
Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] ’Io è la semplice coscienza del molteplice sensibile, e di D.Hume che, più radicalmente, lo riduce a un fascio di percezioni in perpetuo fluire. In I. Kant l’Io, in quanto «io penso», diventa una funzione trascendentale che unifica il molteplice dell ...
Leggi Tutto
Morbosità
Giovanni Berlinguer
Definizione e valutazione della morbosità
La morbosità esprime il rapporto fra il numero di ammalati e la popolazione. Questo rapporto viene studiato come uno degli indicatori [...] . I, le risposte sono fortemente influenzate da fattori sociali e culturali come il grado delle conoscenze, la capacità di percezione del proprio corpo, l'abitudine e la possibilità di consultare i medici.
Indicatori di salute e di rischio
Malgrado ...
Leggi Tutto
Nuove tendenze nell’archeologia
Daniele Manacorda
Nella seconda metà del 20° sec. l’archeologia ha modificato profondamente caratteri e obiettivi. Le possibilità di conoscenza si sono ampliate a dismisura, dilatando [...] informazioni anche su quei fenomeni storici invisibili, che derivano da sistemi di conoscenze, credenze, ideologie e percezione della realtà, che sono il terreno d’indagine della cosiddetta archeologia cognitiva.
I cambiamenti che hanno investito ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Ricerca
Massimiano Bucchi
di Massimiano Bucchi
Ricerca, politica della
L'ambito tematico
L'espressione 'politica della ricerca' (research policy) viene generalmente a comprendere l'insieme delle misure [...] , 1968, p. V). Ciò che è nuovo nel concetto di science policy che emerge tra le due guerre è la percezione della scienza come un'entità differenziata al proprio interno ma provvista di unità e coerenza, strettamente connessa con i processi educativi ...
Leggi Tutto
Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] the psychology of mind, Cambridge (MA), MIT Press, 1987 (trad. it. Bologna, Il Mulino, 1990).
w.j. freeman, La fisiologia della percezione, "Le Scienze", 1991, aprile, 971.
j.m. fuster, Reti di memoria, in I misteri della mente, a cura di G. Vallar ...
Leggi Tutto
Emozione, processo decisionale ed etica
Antonio R. Damasio
(Department of Neurology, College of Medicine, The University of Iowa Iowa City, Iowa, USA)
Per quanto siano stati compiuti alcuni progressi [...] di tali cambiamenti uniti alle immagini mentali che hanno dato inizio al ciclo. Pertanto, l'essenza dei sentimenti è, nella percezione o nel ricordo, l'accostamento di un'immagine corporea all'immagine di qualcos'altro, come l'immagine visuale di un ...
Leggi Tutto
percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.