Basi di conoscenze e banche dati lessicali
Tullio De Mauro
Le relazioni tra conoscenza e parola, tra cognizioni e lessici delle diverse lingue sono state e, giova dir subito, restano tuttora materia [...] ) di Ludwig Wittgenstein. Il ‘mondo due’ è il mondo (umano, ma non solo) degli stati mentali, delle idee e delle percezioni, assimilabile al mondo della res cogitans. Il ‘mondo tre’ è il mondo della conoscenza umana espressa in varia forma, ovvero è ...
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Conoscenza umana tra verità e scetticismo
Massimo Dell’Utri
Nuove idee su un vecchio problema
Che cosa si debba intendere per conoscenza, quali ne siano le fonti e quali i metodi per ottenerla sono [...] , vissuto tra il 4° e 3° sec. avanti Cristo. Come riporta Cicerone (Lucullus 79-86), infatti, Arcesilao sostiene che nelle percezioni false non vi è nulla che possa mettere in grado di distinguerle da quelle vere, e corrobora questa tesi sulla scorta ...
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Le novità dell'appello: rinnovazione e concordato sui motivi
Alberto Macchia
Sulla falsariga di una non perspicua e altalenante giurisprudenza della C. eur. dir. uomo, avallata e fatta propria dalle [...] della assoluzione in primo grado e non per il caso inverso, stavolta in favor dell’imputato, visto che le esigenze di “percezione” del giudice dovrebbero in teoria valere non a senso unico ma anche nella ipotesi in cui non condivida la decisione del ...
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Sistema sociale
Richard Münch
L'approccio sistemico alla realtà sociale
Parlare di 'sistemi sociali' presuppone l'applicazione della teoria generale dei sistemi all'analisi della realtà sociale (v. [...] il sistema stesso, questo può intraprendere un processo di 'detautologizzazione' e di 'deparadossalizzazione', che consiste nell'osservare le proprie percezioni ad un metalivello. Il risultato può essere un cambiamento del programma che regola le ...
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Psicoterapia
Edoardo Giusti
Si definisce psicoterapia un sistema di cura pianificato che, nel trattamento di malattie di origine essenzialmente psichica, si basi sull'utilizzo di mezzi psicologici attraverso [...] il terapeuta utilizza il proprio sistema di credenze e di valori per incoraggiare e persuadere l'utente a cambiare percezioni, sentimenti, credenze e comportamenti, e per stabilire le mete del trattamento; A. Pazzagli e R. Rossi, invece, l'hanno ...
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CASTELLANI, Giulio
Charles B. Schmitt
Nacque a Faenza nel 1528 da Sebastiano e Lucrezia Bongarzoni. Discendeva da una famiglia dell'antica nobiltà faentina che faceva parte del Consiglio cittadino. [...] ci indica che la certezza si può raggiungere: conclusione rifiutata dagli scettici che sostengono l'inconciliabile diversità delle percezioni tra diversi individui ed anche per lo stesso individuo in tempi diversi. Il C. prende anche posizione contro ...
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Riccardo Radaelli
Baghdad, addio
«Provvisoria e instabile stabilità»: così è stata definita la situazione politica e sociale dell’Iraq. Dopo il ritiro militare degli USA, non c’è stato il temuto peggioramento. [...] e delle rivalità personali, è evidentemente dato dalla difficoltà di integrare nel discorso politico iracheno obiettivi e percezioni antitetici: il concetto di federalismo sostenuto dal KRG appare, agli occhi del governo centrale, null’altro che ...
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realtà
Paolo Casini
L’esistenza di un mondo fuori di noi
Nel linguaggio corrente il termine realtà indica anzitutto tutto ciò che percepiamo con i nostri sensi: è la realtà fisica, opposta all’immaginazione [...] una massa materiale? La nostra mente, la psiche, non è a sua volta una realtà cerebrale, che riceve sensazioni e percezioni, produce pensieri e ricordi di grande complessità? Non è forse reale anche la corrente psichica che, pur in assenza di stimoli ...
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Vita. - Nacque a Londra il 22 gennaio 1561 (1560 vecchio stile). Suo padre, sir Nicola, era lord guardasigilli; sua madre, Anna Cooke (figlia di Antonio, precettore di Edoardo VI) possedeva una cultura [...] fatto più universale (il che implica un'intuizione meccanica della natura), e inoltre come tutti i corpi includano tendenze unite a percezioni, sebbene nei principî loro l'impulso sia cieco, com'è Cupido. Sulla teoria dei principî delle cose si fonda ...
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Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofia greca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) [...] dell'organismo. La sensazione avviene quando effluvî di atomi (gli eidola) incontrano pori appropriati a loro. Siccome la percezione richiede sempre un contatto, Aristotele diceva che gli atomisti riducevano tutti i sensi al tatto. Il movimento dell ...
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percezione
percezióne s. f. [dal lat. perceptio -onis, der. di percipĕre «percepire», part. pass. perceptus]. – 1. a. L’atto del percepire, cioè del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna, attraverso stimoli sensoriali,...
percezionismo
s. m. [der. di percezione]. – Dottrina filosofica (detta anche percezionalismo) secondo la quale nella percezione si conosce immediatamente l’oggetto esteriore così come è in sé stesso, indipendentemente dal soggetto percipiente.