Gruppo di lingue indoeuropee che si distingue cronologicamente in antico iranico (7°-4° sec. a.C.: avestico e antico persiano), iranico medio (3° sec. a.C. fino all’invasione musulmana: pahlavī o sasanidico, [...] fase dell’iranico medio vede il passaggio dal tipo sintetico al tipo analitico: scompaiono nei nomi le declinazioni e le desinenze sono sostituite da prefissi; nella flessione verbale quasi tutti i tempi sono sostituiti da formazioni perifrastiche. ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] e il IX secolo (è la lunga fase in cui si generalizzano, quanto alla morfosintassi, anche le perifrasi romanze; ➔ perifrastiche, strutture) si stabilizza poi una serie di mutamenti intorno ai quali si concretizzano partizioni romanze tenute oggi per ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] venire + participio passato (vengono diffuse strane voci), andare + participio passato (il latte è andato buttato), o, in forma non perifrastica, si + verbo flesso (così il vaso si romperà). Il valore di queste soluzioni ha a che fare largamente con ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] mica. Tipica anche la perifrasi progressiva essere dietro a + infinito: sono dietro a venire «sto venendo» (➔ perifrastiche, strutture). Caratteristica dei dialetti veneti (e settentrionali), trasferita all’italiano regionale, è il rafforzamento di ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] ;
(f) uso di costrutti con essere + gerundio per la resa dell’aspetto durativo: so [ɣ]antande / seu [ɣ]antendi «canto»;
(g) forme perifrastiche con avere o dovere + infinito per il futuro e il condizionale: logudorese lu appo a fà[ɣ]ere, lu deppo fà ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] mettere incontro «accostare», rimanere lì «restare esterrefatto»;
(c) perifrasi verbali per l’espressione di valori imperfettivi (➔ perifrastiche, strutture; ➔ aspetto): essere qui (o lì) che + verbo finito, con senso progressivo (ad es., quando sono ...
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La traduzione può essere intesa come atto del tradurre, cioè letteralmente ed etimologicamente il trasportare un testo da una lingua (detta di origine o di partenza) in un’altra lingua (detta di destinazione [...] l’italiano avrebbe una posizione postverbale.
È diffusa l’ipotesi che l’aumento dell’uso della perifrasi progressiva (➔ perifrastiche, strutture) e la sua specializzazione per indicare l’➔aspetto progressivo in italiano sia dovuta all’influsso dell ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] fianco dei tipi locali essere lì che, essere dietro a, essere + gerundio, stare a + infinito ecc. (➔ fraseologici, verbi; ➔ perifrastiche, strutture). Ma non è lecito proporre valutazioni generali in quest’ambito, perché un’indagine ad ampio raggio è ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ; la perdita del deponente, la sostituzione del passivo e del futuro attivo con forme perifrastiche (amatus est per amatur), l’affermarsi di tempi perifrastici composti da un participio passato più l’ausiliare (amatum habeo per amavi).
Nella sintassi ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] con alcune particolarità) a stare + gerundio (sto a lavorà, sto ad arivà; D’Achille & Giovanardi 2001: 43-65; ➔ perifrastiche, strutture). Marcati regionalmente sono anche l’uso di che ad apertura delle interrogative polari (che ce l’avresti un ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione p.; modi p. del parlar comune. Nel...
principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...