Ramo della linguistica che studia, all’interno di una o più lingue o dialetti, il sistema dei nomi propri, i processi di denominazione e le loro caratteristiche. I nomi propri, infatti, presentano problemi [...] e scientifiche furono poste verso la metà del 19° sec., si suddivide, a seconda che indaghi i nomi propri di persona o di località, in antroponimia e toponomastica; in senso più ristretto è sinonimo di antroponimia.
La moderna ricerca antropologica ...
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PER CUI
Nell’italiano contemporaneo per cui può essere usato con il significato di ‘e perciò, e per questo’
Stasera sono proprio stanco, per cui vado a letto presto
Se ne ricordò all’improvviso, quando [...] dubbio può nascere dal fatto che il pronome cui, di regola, si riferisce a una cosa, a un animale o a una persona, e dunque non potrebbe assumere il valore neutro di che. In realtà, per cui sottintende un’espressione più estesa come ragion per ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] detto, ha ereditato dal latino il valore di ripresa anaforica, si è sviluppato, oltre che l’articolo, anche il pronome di terza persona: it. egli, fr. il, eccetera.
Ille, a sua volta, per quanto riguarda la sua prima funzione di dimostrativo, è stato ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] , Pity per Pitigliano).
Con continuità si ricorre alle sigle: RDS «rincoglionito dalle seghe», PPC «pronto per crisantemi» per «persona anziana» (analogo al francese PPH «passe pas l’hiver»), CBCR «cresci bene che ripasso», per «ragazza nel fiore ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] casi come bibō «beone», crapulō «crapulone, mangione», ecc., «con i quali si esprimeva una particolare caratteristica di una persona» (Rohlfs 1969: § 1095). Dal momento che ciò che è caratteristico è spesso anche vistoso, eccessivo, si sviluppa già ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] , come dimostrato, nei soggetti normali, dal fenomeno della 'punta della lingua', per cui non si ricorda il nome di una persona o di una cosa, pur avendone presenti alcune componenti, quali la lunghezza del nome o il fonema iniziale, o dalla conduite ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] : 23)
(18) Ingegner Bianchi, a lei la parola
(c) nei casi più complessi si possono trovare sequenze di aggettivi possessivi di prima persona seguiti da aggettivi affettivi e da nomi (9), e nomi o pronomi seguiti da apposizioni nominali (come in 7 e 8 ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] infatti orientate verso questo punto di riferimento: in (1) il pronome io si riferisce al parlante stesso; il pronome te alla persona cui il parlante si rivolge; l’avverbio qui al luogo in cui si trova il parlante al momento dell’enunciazione; e l ...
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GENERE PROMISCUO
I cosiddetti nomi di genere promiscuo (detti anche, insieme ai nomi di ➔genere comune, o epicèni) sono nomi di animali che hanno un’unica forma, maschile o femminile, per indicare sia [...] tigre
la femmina di gnu
la femmina del leopardo
Ci sono anche nomi promiscui che non indicano animali, ma persone
una persona
un medico
un testimone
una vittima.
VEDI ANCHE femminile dei nomi; femminile, forme particolari del; alternanza di genere e ...
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Caso grammaticale caratterizzato nelle lingue indoeuropee dalla massima uniformità desinenziale, dall’elevata frequenza, da notevole stabilità diacronica. La sintassi scolastica moderna distingue diversi [...] intransitivo, o di significato affine a quello del verbo; c) doppio a., con i verbi costruiti con l’a. della persona e della cosa. A. con l’infinito Costruzione di molte lingue indoeuropee, particolarmente del greco e del latino, con cui vengono ...
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persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
personate
s. f. pl. [lat. scient. Personatae, der. del lat. personatus (v. personato)]. – In botanica, nome dato in alcune classificazioni del passato a un ordine di piante dicotiledoni comprendente le famiglie solanacee, scrofulariacee, orobancacee...