Scrittore francese (Parigi 1936 - ivi 1982). Impostosi col primo romanzo Les choses (1965; trad. it. 1986), che rivela l'influsso del nouveau roman, affinò le sue qualità di arguto stilista nei romanzi [...] la sua opera principale è La vie mode d'emploi (1978, trad. it. 1984), grandioso mosaico in cui dominano ironia e pessimismo, centrato su persone e cose, presenti e passate, di un caseggiato parigino. Ad esso hanno fatto seguito Un cabinet d'amateur ...
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Novelliere e drammaturgo russo. Nacque nel 1871 ad Orel da una famiglia borghese. Perdette presto il padre, ma, nonostante la povertà in cui si trovò la famiglia, poté nel 1891 laurearsi in legge all'Università [...] la carriera letteraria. Le loro concezioni letterarie erano però diverse: nell'opera di A. predomina difatti un cupo pessimismo, prodotto evidentemente non soltanto dell'ambiente sociale nel quale egli nacque e visse, ma anche, direttamente, della ...
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LA VISTA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venosa, in Basilicata, il 31 genn. 1826 (cfr. D'Addosio, pp. 11, 53 s.) da Nicola, medico, e da Maria Padrone. Primo di tre figli, crebbe in una famiglia [...] moltissimo al padre in cui trovò la comprensione di cui aveva bisogno il suo carattere sensibile, introverso e portato al pessimismo.
Nel 1836 entrò nel seminario di Molfetta per compiervi gli studi superiori. Inizialmente il L. si adattò bene al ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] conseguenza, un atteggiamento di disperazione e di rivolta totale. Caratteristica specifica del n., a differenza delle forme di pessimismo o di ateismo consistenti nella negazione di Dio e dei valori, è quella di presentarsi come consapevolezza dell ...
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Apologista cristiano (m. 327 circa), vissuto a Sicca Veneria (od. el-Kef) nell'Africa proconsolare. Retore pagano e maestro di Lattanzio, si sarebbe convertito in tarda età, secondo s. Girolamo, offrendo [...] fa ritenere A. ancora poco edotto della nuova fede da lui abbracciata; ma A. manifesta, col suo pessimismo e le sue preoccupazioni escatologiche, elementi caratteristici del cristianesimo africano e una drammaticità ricca di fermenti. È interessante ...
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INCORONATO, Luigi
Serena Andreotti Ravaglioli
Scrittore italiano, nato a Montreal (Canada) il 5 luglio 1920, morto suicida a Napoli il 26 marzo 1967. Trasferitosi in Italia nel 1930, frequentò la Scuola [...]
Esordì con Scala a San Potito (1950), cruda rappresentazione in chiave neorealista della realtà napoletana, improntata al più totale pessimismo: non vi è possibilità di riscatto per un'umanità diseredata né può stabilirsi un rapporto costruttivo fra ...
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Cronista e storico medievale (n. 1114 circa - m. abbazia di Morimond, Alta Marna, 1158), figlio di Leopoldo III d'Austria e di Agnese, figlia dell'imperatore Enrico IV. Studiò all'univ. di Parigi, ed entrò [...] va dagli inizî del mondo fino al 1146, ispirato alla concezione agostiniana della storia, improntata a sostanziale pessimismo e sviluppata in una visione dell'umanità come successivo degenerare attraverso i secoli dall'infanzia della creazione alla ...
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Brooks, Richard
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Ruben Sax, scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico statunitense, di origine russa, nato a Philadelphia il 18 maggio 1912 e morto a Los [...] politiche, ai problemi relativi alla comunicazione e all'implicita responsabilità dei media, non stemperarono il cinismo e l'ironico pessimismo che percorrono tutte le sue opere, per lo più memorabili, in cui seppe conciliare le qualità dei dialoghi ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] età. In altre menti il razionalismo s'appunta in uno spietato acume d'osservazione corrosiva, e si ha nel campo filosofico il pessimismo di B. Mandeville, nel campo morale e letterario l'amara poesia di J. Swift. Poiché l'opera di Swift rappresenta l ...
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Romanziere, nato a Pomponesco (Mantova) il 16 novembre 1841, morto l'11 aprile 1904. Visse appartato e perciò non fu molto conosciuto, ma fu caro ad alcuni spiriti capaci di sentire e gustare la maniera [...] capacità di fondere organicamente nell'opera sua il duplice intento di arte e di critica. Negli scritti del C., del resto, il pessimismo si esprime quasi in parabole, in iscorci sagaci ed efficaci; così che non vi si avverte sempre la mancanza di più ...
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pessimismo
s. m. [dal fr. pessimisme, der. del lat. pessĭmus «pessimo» (in contrapp. a optimisme «ottimismo»)]. – Disposizione di spirito, naturale o acquisita per dolorosa esperienza di vita, a considerare la realtà nei suoi aspetti peggiori,...
pessimista
s. m. e f. e agg. [dal fr. pessimiste (v. pessimismo)] (pl. m. -i). – Chi è incline al pessimismo, chi è portato a considerare e a giudicare le cose della vita nei loro aspetti peggiori, a prevedere gli avvenimenti nel modo meno...