Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] dell'equilibrio sociale - come avrebbe voluto Antal - ma con la fortissima ripresa di religiosità dovuta alla grande peste del 1348. Dall'altra Ernst Gombrich (v., 1953 e 1960) critica Hauser per le eccessive generalizzazioni degli assunti ...
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BORGOGNA
A. Châtelet
(franc. Bourgogne)
Regione storica della Francia orientale, che coincide, dal 1790, con gli attuali dip. dell'Ain, della Côte-d'Or, di Saône-et-Loire e, in parte, della Nièvre e [...] un matrimonio tra l'erede del ducato, Filippo di Rouvres, e l'erede della contea di Fiandra, Margherita; ma, nel 1361, la peste colpì il giovane Filippo, all'età di sedici anni.Il re Giovanni il Buono, ereditando il ducato, ne assicurò il nucleo ...
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La leggenda della vera croce e la sua iconografia (VIII-XV secolo)
La disseminazione dei cicli figurativi in prospettiva europea
Barbara Baert
Deve esserci stato un tempo in cui il legno della croce [...] 1995, pp. 277-284.
14 Il testamento di Alberto di Lapo degli Alberti, scritto nel 1348 (durante l’epidemia di peste) è la più antica testimonianza sicura dei contatti tra questa famiglia e l’ordine francescano (Firenze, Archivio di Stato, Diplomatico ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] , una seconda navata voltata su pilastri cruciformi a semicolonne sul modello del Duomo Nuovo di Siena fu, come quello, abbandonato dopo la peste del 1348.L'oratorio di S. Maria della Spina, iniziato dopo il 1325 e condotto in due fasi sotto Lupo di ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] tracce consistenti di opere di scultura monumentale, evidentemente perché tutta l'attività edilizia entrò in crisi dopo la grande peste del 1348 e poi per le agitate vicende politiche degli ultimi decenni del secolo.
Pittura
Della pittura perugina ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] , e insieme è una difesa di un’architettura basata sul sapere e non sull’empiria.
Nell’estate dello stesso anno una peste terribile devastò Venezia, provocando – in due anni – la morte di un quarto della popolazione. Nel pieno dell’epidemia, il 4 ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] ‘buon ordine’ nella città nel quadro utopistico di un Impero rinnovato. La decadenza si accentuò ulteriormente in conseguenza della peste del 1348, del terremoto del 1349 e delle razzie dei mercenari di Gualtiero di Urslingen. Una breve parentesi si ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] in qualche modo intessuta la nostra apprensione della realtà americana contemporanea: si pensi all'orrore delle immagini di cancro e di peste, all'ossessività delle metafore del sesso con cui si rendono realtà e mali, a loro volta insieme reali e ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] 169, ad Altino, Marco rimase solo a reggere l'Impero sino alla sua stessa fine, avvenuta nel 180 per l'epidemia di peste scoppiata nel campo militare di Carnuntum, poco ad E di Vienna (Vindobona). Al melanconico filosofo, con alto senso del dovere ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] sultano mamelucco as Salih Ibn Qalawun si conclusero con la distruzione di numerose chiese e monasteri e la diffusione della peste, che diminuì notevolmente il numero dei monaci. Tra il 1440 e il 1447 lo storico al-Maqrizi segnala questa decadenza ...
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peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...
pesta
pésta s. f. [der. di pestare (o femm. sostantivato di pesto); v. anche pista]. – 1. a. Orma, impronta lasciata sul terreno da animali o persone; è usato quasi esclusivamente al plur.: i cacciatori seguono le p. della selvaggina; improvvisamente...