ARAOLLA, Girolamo
Claudio Mutini
Nacque a Sassari nel primo ventennio del sec. XVI, da famiglia nobile, che nel 1531 possedeva ancora un castello a Porto Torres. A Sassari l'A. intraprese gli studi [...] alla lingua della letteratura, e il poeta ricorre senz'altro all'italiano e allo spagnolo quando vuole imitare la lirica del Petrarca e di Garcilaso. Idealmente le Rimas si concludono con il sonetto trilingue "Bivir en un rincón y sepultada" che se ...
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DEL PECORA, Iacopo (Iacopo da Montepulciano)
Liana Cellerino
Nato forse tra il 1340 e il 1350 da Bertoldo Novello, apparteneva alla nobile e potente famiglia dei Del Pecora di Montepulciano, detta anche [...] amore virtuoso e ricca di digressioni, tra le quali si segnala la rassegna di illustri fiorentini con un famoso elogio del Petrarca nel libro II. Nonostante le fitte reminescenze dantesche, la visione deve molto alle più recenti prove allegoriche del ...
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BARTOLI, Adolfo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Fivizzano (Massa) il 19 nov. 1833, seguì per desiderio del padre i corsi di giurisprudenza presso l'università di Siena, dove conseguì la laurea nel novembre [...] un volume svolge la biografia esterna di Dante; un altro in due parti affronta la Divina Commedia; un volume è dedicato al Petrarca. L'opera qui sì ferma. Di diseguale valore e d'impostazione non sempre convincente, anche perché essa non riesce mai a ...
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CORRADINI, Francesco
Gerardo Bianco
Nato a Thiene (prov. di Vicenza) il 31 genn. 1820 da Bortolo Corrado e da Giovanna Tescari, e battezzato il giorno seguente nella chiesa di S. Gaetano, compì a Padova [...] su un codice marciano (Padova 1874): interessante è la ricostruzione delle fonti storiche, Sallustio, Livio, Floro ecc., dalle quali il Petrarca aveva attinto per il suo poema. Fu anche autore di versi latini e di orazioni sacre e commemorative, e le ...
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La sinestesia (dal gr. sýn «con, assieme» e aisthánomai «percepisco, comprendo»; quindi «percepisco assieme») è un procedimento retorico (➔ retorica), per lo più con effetto metaforico (➔ metafora), che [...] d’ogni luce muto»: Inf. V, 28) per inserirle poi fittamente nel Paradiso. La tecnica è ben nota anche a ➔ Francesco Petrarca, ad es. nel celebre verso «Chiare, fresche et dolci acque» (Canz. CXXVI, 1), con l’aggettivo dolce ormai entrato saldamente ...
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BOSSI (Bosso), Gerolamo
Piero Floriani
Figlio di Francesco e di Francesca della stessa famiglia, nacque a Milano in data imprecisabile. Non si conosce il curriculum dei suoi studi; solo si sa che intraprese [...] sicurezza esser posta tra il 1570 (data di pubblicazione di un'operetta teorica: Ragioni perché la Volgar Lingua abbia havuto dal Petrarca,e dal Boccaccio il compimento, Padova 1570) e il 1574 (il Contile lo dice infatti di già morto, nel fiore dell ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] letteratura italiana, iniziata nell’estate del 1868 e pubblicata nel 1870-71. Di seguito i Saggi critici, il Saggio sul Petrarca (1869), la Storia (1870-71), i Nuovi saggi critici (1872), apparsi in rapida successione hanno fatto di lui «il fondatore ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] sintattici e lessicali antichi e moderni d'ogni specie italiana. Anch'egli chiamava toscana la lingua italiana; ma di Dante, del Petrarca e del Boccaccio scelse come abbiam detto e adottò i modi che più gli si addicevano sicché non parve più toscano ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Rime - Introduzione
Gianfranco Contini
Meglio che di Canzoniere, come si fa, sembra, sulle orme di Charles Lyell (1835), è prudente discorrere di Rime di Dante: poiché [...] d'una trascendenza poetica; e quell'attuare lo stile non come una tensione assoluta, secondo il modulo che sarà dell'umanistico Petrarca e poi del platonico Rinascimento, bensì come una prova «locale»; quel senso non tanto d'un limite generale della ...
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DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] pochi libri, rivolgendo in particolare i suoi interessi ai testi degli scoliasti ed anche di autori più recenti, come Dante e Petrarca. Ma durante il viaggio di ritorno dalla Spagna in Italia tutti quei volumi (e vari altri di classici greci e latini ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.