Ovidio, Publio Nasone
Francesco Ursini
Publio Ovidio Nasone
Il più moderno tra gli antichi
Ovidio è considerato uno dei poeti latini più apprezzati e più letti sia per i contenuti sia per lo stile: [...] di gran lunga più amato e imitato: ne riprendono i temi o ne imitano lo stile, tra gli altri, Dante, Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Shakespeare, Giambattista Marino e D’Annunzio. Inoltre, innumerevoli sono gli spunti che le Metamorfosi hanno fornito a ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] e gentile dell'altra (Lucrezia Donati). Rime e commento sono ispirati alle idee dell'amor platonico filtrate attraverso Petrarca, Landino, Ficino, ma non mancano notazioni psicologiche e motivi poetici originali. Una disputa filosofica con Ficino sul ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] cui procedono Raimbaut d’Aurenga e Arnaldo Daniello, che per le sue rare doti conquistò una fama consacrata da Dante e Petrarca, i quali lo considerarono come il più eccellente fra i trovatori. Giraldo di Borneil tentò di conciliare le due maniere, e ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] Come dalla reazione alla poesia classica rinacque a grado a grado la frequenza amorosa dei classici, massime del Leopardi e del Petrarca: sia pure intrecciata con lo studio di poeti stranieri, ermetici o sentiti tali, da García Lorca a Éluard a Eliot ...
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GONZAGA, Luigi
Massimo Marocchi
Nato nel 1745 a Venezia da Leopoldo e da Elena Medini, fu l'ultimo discendente in linea diretta dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.
Signori d'un minuscolo feudo [...] il papa alla clamorosa decisione di coronare Corilla in Campidoglio, onore riservato soltanto a sommi poeti come il Petrarca e negato persino al Tasso. La decisione suscitò grande scalpore ma i sostenitori della poetessa, incuranti delle critiche ...
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PASINI, Pace
Quinto Marini
PASINI (Pasino, de Pasino, Pacino), Pace. – Nacque a Vicenza il 17 giugno 1583.
La famiglia, originaria della val Sabbia, si era trasferita, in un primo momento, a Schio; [...] il suo influsso insieme a quel marinismo veneto (Loredano, Pietro Michiele e altri) che recuperava anche l'eredità di Petrarca attraverso il Tasso «settentrionale» e certe linee di Chiabrera, di Testi, di Ciampoli. Molto interessante è il dialogo Gli ...
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FILICAIA, Vincenzo
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 30 dic. 1642 dal senatore Braccio e da Caterina di Cristofano Spini.
Dal padre fu indirizzato a un percorso di studi ormai tradizionale fra i giovani [...] un indispensabile punto di riferimento per molti scrittori, artisti ed eruditi. A questi rapporti, all'eredità di Dante e Petrarca, il F. si richiamava, prendendo le distanze dalla prosa e poesia metaforica, allusiva, scherzosa del "marinismo" della ...
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FASCITELLI (Fasitelius, Fascitelius, Fascitellus), Onorato (Honoratus)
Floriana Calitti
Nacque ad Isernia nel 1502 da nobile fwniglia, figlio di Marco, credenziere della dogana di Foggia, che perse [...] critica della lett. ital., III [1898], pp. 77 s., e R. Ceriello, ibid., XV [1910], pp. 113-127); L. Primiani, Un petrarchista latino del secolo XVI, Campobasso 1900; V. Cian, Un medaglione del Rinascimento: C. Bruno messinese e le sue relazioni con P ...
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GRILLI, Luigi
Carlo D'Alessio
Nacque a Mondavio, presso Pesaro, il 6 sett. 1858, da Antonio e da Maria Gaudini. Primogenito in una famiglia di agiati artigiani, il G. compì i suoi primi studi nel seminario [...] latamente classica, che trae spunto da modelli sia antichi sia più vicini nel tempo (l'elegia latina, Petrarca, Poliziano, Foscolo, Carducci), acquista significato proprio in quanto tentativo di ricondurre il senso di smarrimento generato dalla ...
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BALDUCCI, Francesco
Enzo Noè Girardi
Figlio di Mariano, maestro di non si sa quale arte, e di una Vincenzella, nacque a Palermo, ed ivi fu battezzato il 1º giugno 1579. D'ingegno vivace, ma di temperamento [...] alla poesia altro non essere "che l'unir la purità e l'affetto del Petrarca colla vivezza dell'arguzia moderna e colla varietà dei soggetti". Petrarchista anche il B., nei sonetti, e seguace non spregevole del Chiabrera nelle canzonette anacreontiche ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.