PALLADIO degli Olivi, Gian Francesco
Miriam Davide
PALLADIO degli Olivi, Gian Francesco. – Nacque a Udine tra il 1610 e il 1615 da Alessandro e da Elena di Strassoldo.
Gli Annales di Udine il 4 dicembre [...] 1884, p. 147; F. Fattorello, Storia della letteratura italiana e della coltura nel Friuli, Udine 1929, p. 157; E. Petrarca, Storici minori del Friuli. Palladio Gian Francesco, in La Guarneriana, X (1967), pp. 71 s.; L. Milocco, L’Accademia udinese ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] epico, e si scrivono in ogni nazione poemi sul modello degli epici classici, soprattutto di Omero e di Virgilio. Già F. Petrarca aveva voluto dare nella sua Africa una nuova Eneide; G. Boccaccio per primo nel Teseida tentò in volgare il poema che ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] culturali e tuttavia personalissimo, esercitò notevole influsso sulla successiva letteratura, anche sulla prosa latina del Petrarca. Il Boccaccio trasse dall'Asino d'oro ispirazione per alcune novelle, Agnolo Firenzuola lo tradusse rielaborandolo ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] in un sentimento dominante, secondo la tradizione del 'canto' poetico, che da Saffo a Orazio, dai provenzali a F. Petrarca, a G. Leopardi, intonava in unità l'eccellenza della lingua e il mondo interiore del poeta.
Rispetto a questa definizione ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] e nel teatro. La lingua dello scrittore, tutt'altro che di fonte popolare com'egli la vantava, non fosse che per ragioni petrarchiste, anzi ben fondata su basi umanistiche per le lettere e per le arti nel soggiorno perugino e nei primi contatti con l ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] . Epistola importante, oltre che come spia degli interessi letterari del C. (rivolti soprattutto verso il petrarchismo: iniziò un commento al Petrarca e scrisse gli "argomenti" per Le lagrime disan Pietro del Tansillo), come documento della natura ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] p. 85).
Il C., che pur aveva già lavorato in filologia italiana e umanistica, col saggio L'invidia tradizionale del Petrarca per Dante (nelle postume Varietà letterarie, Napoli 1931, pp. 115 ss., dov'è significativa la rispettosa, ma franca, libertà ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] " (tra i quali Antonio Malatesti e Benedetto Buonmattei) che leggevano e discutevano Dante, Boccaccio e soprattutto Orazio e il Petrarca dei Trionfi, e nel '37, infine, quando, con l'adesione di Benedetto Fioretti, assunse propriamente il nome degli ...
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GIANNELLI, Basilio
Cinzia Cassani
Nacque il 1° febbr. 1662 a Vitulano, nei pressi di Benevento, nel Principato Ulteriore, da Domenico e Isabella Di Barto.
Compì i primi studi nel paese natio, ricevendovi [...] che le sue rime erano lette "da' primi letterati di Firenze […] con diletto uguale con cui si leggono le rime del Petrarca" (Educazione al figlio, p. 163). Nei sonetti, il tema amoroso è svolto seguendo i motivi tradizionali petrarcheschi, e su di ...
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DAL POZZO, Francesco, detto il Puteolano
Rosario Contarino
Nacque nella prima metà del sec. XV a Contignaco, nel territorio di Parma, da Melchiorre, che aveva ottenuto la cittadinanza di questa città [...] ternari, o canti, di circa dugento versi ciascuno". Il poeta attinge dalla Commedia dantesca e dai Trionfi del Petrarca l'impianto narrativo, mentre deriva dal Dittamondo le notizie di carattere geografico. La stilizzazione letteraria impedisce l ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.