L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] altro poeta lirico» (Vitale 1996: 416), e che «mal si concilia con il luogo comune dell’affinità stilistica tra il Petrarca e gli stilnovisti» (Trovato 1979: 89).
L’ampio catalogo comprende, tra l’altro, una nutrita serie di ➔ hapax, un consistente ...
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Filologo e letterato (Ambert, Alvernia, 1859 - Parigi 1936). Studioso di Petrarca (Pétrarque et l'humanisme, 1a ed. 1894; 2a ed., 2 voll., 1907), ne ricostruì la biblioteca e scoprì numerosi codici annotati [...] di sua mano o interamente autografi, fra i quali quello del Canzoniere, ritenuto perduto (Vat. lat. 3195), e quelli del Buccolicum carmen (Vat. lat. 3358) e del De sui ipsius et multorum ignorantia (Vat. ...
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Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] e poi riveduti e raccolti, con altri studi petrarcheschi e trecenteschi, nel volume Metafora e storia. Studi su Dante e Petrarca (1970). Negli studi danteschi e trecenteschi, che si applicano a un universo culturale ove «la parola scritta equivale ...
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Nome umanistico del grammatico e calligrafo Francesco del Bailo (Ferrara 1485 circa - Venezia 1556). Le sue Osservationi sopra il Petrarca (1539, rist. 1550) sono un glossario del Canzoniere; le Ricchezze [...] della lingua volgare sopra il Boccaccio (1543, rist. 1550) un glossario del Decamerone; notevole la Fabrica del mondo (1546-48), vocabolario metodico, in 10 libri, della lingua volgare ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] corrette dalla forma rafforzata (anche se non è escluso il percorso inverso: addolcire da adolcire).
Il lessico del Petrarca è intenzionalmente ristretto (le concordanze del Canzoniere registrano solo 3275 lemmi, ma, per es., di dolce si registrano ...
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Filologo tedesco (Dresda 1845 - Kiel 1913); prof. nell'univ. di Münster e di Kiel (dal 1892). Oltre agli studî su Petrarca (1878), su Boccaccio (1880) e sul Rinascimento italiano (1884), si devono ricordare [...] di lui la Enzyklopädie und Methodologie der romanischen Philologie (3 voll., 1884-88), il vocabolario etimologico delle lingue romanze (1890), precursore di quello di W. Meyer-Lübke. Diresse dal 1879 al ...
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Critico e filologo, nato a Catanzaro il 2 ottobre 1900; prof. di letteratura italiana nelle univ. di Milano (1942-46) e di Roma (dal 1946). Allievo di V. Rossi, con cui collaborò nella Commissione per [...] di studî leopardiani.
Ha atteso sia a lavori filologici (IV volume dell'ediz. critica delle Familiari di F. Petrarca, Firenze 1942; Il Petrarca e l'umanesimo filologico, in Giornale storico della lett. ital., CXX, 1942, pp. 65-110), sia a studî ...
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Filologo (Torino 1876 - Napoli 1919). Perfezionatosi a Firenze alla scuola di P. Rajna, fu prof. di letterature neolatine all'univ. di Catania, poi di Pavia. Dopo una serie di contributi sulla fortuna [...] di Dante, Petrarca, sulle opere minori di Boccaccio, su Bembo, ecc., s'impegnò in opere di più ampio respiro, come nel Cervantes (1913), e nelle Origini neolatine (post., 1920), che danno piena misura della sua preparazione storica ed erudita e del ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] dalla lingua: per es., mio è usato 385 volte e meo 5, pietà 48 e pietate 22 (Manni 2003). Le scelte di Petrarca sarebbero diventate legge; e anche le sue non scelte.
Le oscillazioni nel fiorentino del Decameron di ➔ Giovanni Boccaccio sono state ben ...
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DEL BAILO, Francesco
Angela Piscini
Più noto con il nome umanistico Francesco Alunno ("Fr. Musarum Alumnus, Fr. Pieridum verus Alumnus"), nacque a Ferrara presumibilmente nel 1484 da Niccolò e da Beatrice [...] furono fatte dodici edizioni) è la summa delle fatiche del Del Bailo.
In essa si contengono "tutte le voci di Dante, Petrarca, Boccaccio e d'altri buoni autori... con le quali si ponno scrivendo isprimere tutti i concetti dell'huomo di qualunque cosa ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.