Filologo e linguista tedesco (Königsberg 1859 - Berlino 1936). Insegnò all'univ. di Halle per quasi un ventennio, studiò la lingua dell'età del Minnesang (Reinmar der Alte und Walter von der Vogelweide, [...] formazione dello spirito germanico dalla fine del Medioevo alla Rinascenza (fondamentale lo studio Reformation, Renaissance, Humanismus, 1918). Pubblicò il carteggio di Cola di Rienzo e illustrò l'influenza del Petrarca sull'umanesimo in Germania. ...
Leggi Tutto
La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] , e su che cosa si fanno le osservazioni: le regole si ricavano dalla lettura e dallo studio delle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio, che sono state scritte con esercizio di poetica e di retorica e con armonia spiegabili solo con la presenza di ...
Leggi Tutto
Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] l’uso di ‹i› diacritica per indicare palatalità e di ‹h› per indicare velarità è piuttosto stabile. Per l’affricata /ts/, Petrarca usa la ‹ç›. La ‹h› etimologica è saltuariamente presente, mentre è frequente l’uso etimologico di ‹x›, dei nessi latini ...
Leggi Tutto
Erudito, bibliofilo e collezionista (Roma 1529 - ivi 1600), figlio naturale di un Orsini del ramo di Mugnano. Canonico di S. Giovanni in Laterano; bibliotecario di Ranuccio e del card. A. Farnese, ne curò [...] ecc., che lasciò parte alla Biblioteca Vaticana (tra cui il Canzoniere autografo e il codice degli abbozzi di Petrarca), parte al cardinale O. Farnese (Napoli, Museo nazionale). Fu uno dei massimi esponenti della filologia antiquaria italiana, nonché ...
Leggi Tutto
Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] (Tesi 2007: 203-209): emerge su tutti l’opera di ➔ Pietro Bembo, editore del Petrarca aldino (1501) e teorizzatore della lingua di ➔ Petrarca e ➔ Boccaccio nelle Prose della volgar lingua (1525), che impresse un marcato carattere arcaizzante all ...
Leggi Tutto
Filologo e critico italiano (Domodossola 1912 - ivi 1990), prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo (1938-52), di Firenze (dal 1952), alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1973-82), presidente [...] la propria personalità intellettuale, legando il suo nome alle interpretazioni più penetranti dei maggiori scrittori italiani, da Dante e Petrarca, a Manzoni, a Leopardi, a De Sanctis, a Pascoli, fino a Gadda e a Montale (della cui Opera in ...
Leggi Tutto
ULLMAN, Berthold Louis
Filologo americano, nato a Chicago, Ill., il 18 agosto 1882; ha studiato a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-1908); è stato prof. di lettere classiche nelle università di [...] elegiaci, ecc.) lo hanno portato a un sempre maggiore interesse per l'umanesimo e il preumanesimo (Coluccio Salutati, Petrarca, Geremia da Montagnone, ecc.), soprattutto nei suoi aspetti culturali: The identification of the MSS of Catullus cited in ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] serpenti, e ignorare e trascurare la nostra natura di uomini, lo scopo per il quale siamo nati, e dove siamo diretti? (F. Petrarca, De ignorantia, a cura e trad. di E. Fenzi, 1999, p. 191).
La superiorità della saggezza etica e religiosa implica il ...
Leggi Tutto
Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] Cosimo de’ Medici, dal quale ottenne l’incarico di stendere la Storia fiorentina. All’Accademia Fiorentina commentò ➔ Dante e ➔ Petrarca e tenne lezioni sulla grammatica e sulla poetica. Tradusse De beneficiis di Seneca e il boeziano De consolatione ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] pp. 161-168 (1a ed. in «L’immagine» 5, 1947, pp. 289-295).
Contini, Gianfranco (1970b), Preliminari sulla lingua di Petrarca, in Contini 1970, pp. 169-192 (1a ed. in «Paragone» aprile 1951).
DanteWeb. Corpus integrale delle opere volgari e latine di ...
Leggi Tutto
petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.