Umanista (Pratovecchio prima del 1328 - Ferrara dopo il 1411); insegnò, fra il 1345 e il 1382, grammatica e retorica a Ravenna e a Venezia; si stabilì quindi a Ferrara, dove fu precettore e dal 1398 referendario [...] che gli dedicò il De sui ipsius et multorum aliorum ignorantia), di Coluccio Salutati. Volgarizzò il De viris illustribus del Petrarca e il De claris mulieribus del Boccaccio (del secondo integrò inoltre il capitolo finale), dedicando l'una e l'altra ...
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Titolo con cui si sogliono universalmente designare i Rerum vulgarium fragmenta di Francesco Petrarca, cioè la raccolta delle sue rime. Il titolo di Rime sparse, col quale essa appare in molte edizioni, [...] la ragione di essa, in quanto le prime rime della seconda parte presuppongono Laura ancor viva. Già prima del 1336 il Petrarca pensava di fare una scelta delle rime da lui composte nel passato, in vista della loro pubblicazione in una raccolta ...
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MALPAGHINI, Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Maddalena Signorini
Nacque a Ravenna da Jacopo, probabilmente intorno al 1346. Indicato spesso dai contemporanei come Giovanni da Ravenna, fu a lungo confuso [...] , a cura di F. Novati, I, Roma 1891, pp. 167-172, 198-201; III, ibid. 1896, pp. 501-511, 516-518; F. Petrarca, Le Familiari, IV, a cura di U. Bosco, Firenze 1942, pp. 203-207; E. Spagnesi, "Utiliter edoceri". Atti inediti degli ufficiali dello Studio ...
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Grammatico (Villafranca tra il 1288 e il 1290 - Verona 1362); fu amico del Petrarca, il quale allogò nella sua scuola di Verona il figlio naturale Giovanni. ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] abate di S. Zeno, si legge per l'ultima volta il nome di G., che morì il 30 di quello stesso mese.
La lettera di Petrarca del 10 ag. 1361 rappresenta l'estrema testimonianza di un fitto scambio epistolare di cui non ci sono giunti che pochi frammenti ...
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Letterato (Lucca 1500 circa - Padova 1565), autore di una Poetica (1536), di un commento al Petrarca (1541) e alla Divina Commedia (post., 1568), d'una traduzione in endecasillabi sciolti delle Georgiche [...] di Virgilio (1545), di rime. Nella Poetica, pur movendo dal pensiero estetico degli autori classici (Orazio, Platone, Aristotele), volle soprattutto dare una sistemazione del pensiero critico dei suoi ...
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Scrittore francese (Marsiglia 1568 - Villefranche 1625). Studioso di P. de Ronsard e dei poeti italiani (F. Petrarca, I. Sannazzaro, T. Tasso), attese lungamente a un romanzo pastorale di grande raffinatezza [...] psicologica, l'Astrée (pubbl. in varie parti, 1607, 1610, 1619, 1627: quest'ultima postuma, a cura di B. Baro, che diede compimento all'opera rimasta interrotta), che narra dell'amore di Céladon per Astrée ...
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Filologo e filosofo (Cosenza 1541 circa - ivi 1607). Espertissimo della poesia provenzale, notò i debiti di Petrarca verso di essa. Seguace di B. Telesio, ne diffuse le dottrine (La philosophia di Bernardino [...] Telesio ristretta in brevità, 1598, sotto lo pseudon. di Montano accademico cosentino). Uomo di grande erudizione, Q. scrisse tra l'altro una traduzione dell'opera di Cantalicio su Gonzalo Fernández de ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] della condotta), ma è del 1350 un avvenimento capitale per lui e per l'umanesimo: il suo primo incontro, a Firenze, col Petrarca, di cui poco prima aveva composta una biografia (De vita et moribus F. P.). S'inizia così un'amicizia che onora entrambi ...
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Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] e poi riveduti e raccolti, con altri studi petrarcheschi e trecenteschi, nel volume Metafora e storia. Studi su Dante e Petrarca (1970). Negli studi danteschi e trecenteschi, che si applicano a un universo culturale ove «la parola scritta equivale ...
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petrarchismo
s. m. – Genericam., l’imitazione di Francesco Petrarca poeta lirico, soprattutto d’amore, imitazione che sotto varie forme e con varia misura e fortuna giunge sino alla più recente poesia novecentesca: il p. dell’Alfieri; il p....
petrarchista
s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. Imitatore, nella poesia, dello stile del Petrarca: i p. italiani del Cinquecento. 2. Studioso dell’opera e della vita del Petrarca.