Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] i film di finzione. Egli ne individua otto tipi: i) il piano autonomo, che fa eccezione rispetto agli altri perché è formato da un solo piano (per es., il piano-sequenza); ii) il sintagma parallelo, destinato a produrre valori simbolici grazie all ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] del modo di fare cinema, smontando il modello classico in prospettive tecnico-formali molteplici. Per un verso sviluppò il piano-sequenza e il long take, realizzando riprese in continuità che restituiscono la durata e l'ambiguità degli eventi che lo ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] presa ad hoc come la Tyler e la Wesscam, quest'ultima usata poi anche per semplici gru, come avviene nel piano-sequenza finale di Professione: reporter, 1975, di Michelangelo Antonioni).Gli anni Settanta videro la messa a punto di altre importanti e ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] la rappresentazione di un'azione che poi sullo schermo appare come una sequenza rapida e unitaria. Per non parlare poi di montaggi ancora più che metta in sequenza i vari momenti specificando le peculiarità delle riprese, piani, campi, angolazioni, ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] fase di semplice disposizione frontale, priva di scaglionamento di piani in profondità. Spesso, anzi, gli accessori risultano dipinti La vedova allegra). Si pensi in particolare alla sequenza in cui Danilo, disperato per avere dovuto lasciare Sally ...
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Ejzenštejn, Sergej Michajlovič
Pietro Montani
Regista e teorico del cinema, nato a Riga (Lettonia) il 22 gennaio 1898 e morto a Mosca l'11 febbraio 1948. Con i suoi film contribuì in modo determinante [...] testo teorico fondativo ‒ Metod (Metodo) ‒ rimasto inedito. Sul piano della pratica creativa fu invece il problema del cinema sonoro a restò invece sulla carta, con l'eccezione di una breve sequenza). I dirigenti del partito, e Stalin per primo, si ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] della profondità di campo, l'insistenza sui primi piani, il ricorso al particolare e l'uso creativo della film stesso costituisce un'esperienza d'incubo, che culmina nella famosa sequenza in soggettiva di David all'interno della bara. David sogna ( ...
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PIETRANGELI, Antonio
Stefania Carpiceti
PIETRANGELI, Antonio. – Nacque a Roma il 19 gennaio 1919 da Francesco, ingegnere, e Ofelia Palleschi, maestra.
Visse con i fratelli e le sorelle, Liliana, Mario, [...] giovane che, come afferma uno scrittore in una sequenza chiave del film, è senza ambizioni né curiosità domande a P., in Cinema nuovo, 1958, n. 127, p. 132; F. Rinaudo, Primi piani. A. P., in La rivista del cinematografo, 1958, nn. 7-8, pp. 232-233; ...
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film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] tutti gli altri linguaggi artistici.
Un film, fatto di scene e sequenze, suoni e ritmi, è strutturato come un romanzo e una sinfonia di persone povere).
Se riusciamo a distinguere campi e piani gli uni dagli altri nel corso della rappresentazione, a ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] del regista russo, in particolare per il saggio sul primo piano (Die Grossaufnahme). Come sarà poi anche per il pittore-regista la propria memoria perché posto a confronto con una sequenza che ripropone una situazione del passato e che viene ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...