Pianista e direttore d'orchestra (n. Buenos Aires 1942), di famiglia ebrea di origine ucraina, naturalizzato israeliano. Tra gli interpreti e i direttori d'orchestra di maggior prestigio a livello internazionale. [...] I. Markevič (direzione), e a Parigi con N. Boulanger (composizione). Dopo aver svolto, dal 1956, un'intensa attività come pianista, si è dedicato per lo più alla direzione (dal 1962), esibendosi nelle più importanti istituzioni musicali del mondo con ...
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Pianista e compositore argentino (San Martín, Buenos Aires, 1933 - Roma 2017). Musicista di formazione classica e profondo conoscitore del jazz, del tango e delle tradizioni folcloriche sudamericane, in [...] ". Docente di Composizione di musica per film presso l'Accademia Chigiana di Siena, svolge un'intensa attività come pianista e direttore d'orchestra, prediligendo un repertorio di autori latino-americani e di proprie opere.
Opere
Si ricordano tra ...
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Pianista argentina (n. Buenos Aires 1941). Talento precoce, ha studiato con F. Gulda, N. Magalov e A. Benedetti Michelangeli, debuttando nel 1949 a Buenos Aires e nel 1964 a Londra, dopo il suo trasferimento [...] in Europa. Primo premio nel 1957 al concorso internazionale di Ginevra e al Busoni di Bolzano, e nel 1965 al concorso Chopin di Varsavia, è considerata da allora una delle più autorevoli interpreti della ...
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Pianista canadese (Toronto 1932 - ivi 1982). Studiò composizione al conservatorio di Toronto con L. Smith, poi pianoforte con A. Guerrero e organo con F. Silvester. Il debutto concertistico avvenne nel [...] 1947 nella città natale; si esibì come solista a New York e Washington nel 1955 e a Berlino, sotto la direzione di H. von Karajan, nel 1957. Ritiratosi dall'attività concertistica nel 1964, consegnò da ...
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Pianista e compositore statunitense (Rocky Mount, Carolina del Nord, 1917 - Weehawken, New Jersey, 1982). Distintosi all'inizio degli anni Quaranta tra i primi sperimentatori del be-bop, poi dal 1947 al [...] , M. si segnalò per la capacità di tradurre un certo retaggio del jazz classico (la tecnica stride, lo stile dei pianisti di Harlem degli anni Venti) in una musica dai contorni melodici inusitati e spigolosi e dai densi agglomerati armonici, con una ...
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Pianista italiano (Napoli 1925 - Asnières-sur-Seine 2015) naturalizzato francese. Musicista raffinato, ha un repertorio molto ampio, da Bach agli autori del Novecento, includendo i grandi classici viennesi [...] alla musica francese, di cui è stato interprete mirabile. Prezioso è stato il suo contributo alla riscoperta del Rossini pianistico dei Péchés de vieillesse. C. si è anche dedicato all'attività didattica, insegnando al conservatorio di Parigi (1971 ...
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Pianista e compositore canadese di jazz (Toronto 1912 - Cuernavaca, Messico, 1988). Fino al 1948 collaborò come arrangiatore con l'orchestra di C. Thornhill. In seguito realizzò con M. Davis diverse incisioni, [...] fondamentali nella storia del jazz orchestrale moderno (tra queste, Sketches of Spain e Porgy and Bess). Aperto alle innovazioni linguistiche provenienti sia dall'area dell'avanguardia che dal rock, ma ...
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Pianista statunitense (Duquesne, Pennsylvania, 1903 - Oakland 1983). Creò il primo stile pianistico originale nella storia del jazz, ispirato al fraseggio della tromba (trumpet style), con particolare [...] ospitarono D. Gillespie, Ch. Parker e altri protagonisti del jazz moderno. Questa continuità nel rinnovamento traspare in parte anche dal suo stile pianistico, caratterizzato da una grande capacità d'invenzione e variazione ritmico-melodica. ...
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Pianista (Łódź 1887 - Ginevra 1982). Studiò a Berlino con K. H. Barth per il pianoforte, R. Kahn e M. Bruch per la composizione; ebbe lezioni anche da I. J. Paderewski. Diede il suo primo concerto da solista [...] con orchestra a Berlino. Da allora svolse un'intensissima attività concertistica, affermandosi come uno dei maggiori pianisti del Novecento, e segnalandosi come uno dei più puntuali interpreti del repertorio chopiniano. Trasferitosi negli USA ...
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Pianista afroamericano (New York 1924 - ivi 1966). Partecipò al Minton's di New York alle sperimentazioni che diedero origine al be bop, affermandosi nell'orchestra di C. Williams (1942-44), quindi in [...] ; l'esordio discografico come leader avvenne nel 1947. Assieme a Th. Monk è considerato il fondatore dello stile pianistico del jazz moderno; la sua pur brillantissima carriera fu compromessa da depressioni e gravi malesseri che lo costrinsero a ...
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pianista
s. m. e f. [der. di piano3] (pl. m. -i). – 1. Chi suona il pianoforte; la parola, raram. usata con senso generico, indica di solito chi suona lo strumento professionalmente (come solista, come accompagnatore, come elemento di un complesso...
pianistico
pianìstico agg. [der. di piano3, pianista] (pl. m. -ci). – Che riguarda il pianoforte (più raram. il pianista o i pianisti), la musica per pianoforte, e l’esecuzione di tale musica: studî p.; musiche, composizioni p.; tecnica p.;...