Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] nel film gli aspetti della s., le sue rifrazioni e metamorfosi apparenti. Anche qualora non sia previsto l'uso di piani-sequenza, la s. del set è sempre maggiormente vissuta, o almeno 'percorsa' (quindi frazionata) rispetto a quella teatrale (che è ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] ) di Robert Wiene, anche se non è possibile sottovalutare, sul piano storico, due esempi americani come The avenging conscience (1914) di suggestioni che percorrono il cinema d'autore (come la sequenza finale del volo sulle scope di Miracolo a Milano ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] la rappresentazione di un'azione che poi sullo schermo appare come una sequenza rapida e unitaria. Per non parlare poi di montaggi ancora più che metta in sequenza i vari momenti specificando le peculiarità delle riprese, piani, campi, angolazioni, ...
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GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
Paola Cristalli
Nacque a Castellaneta, presso Taranto, il 6 maggio 1895 da Giovanni e da Gabriella Barbin.
Il padre, ex capitano di cavalleria, esercitava [...] per strappargli la donna e trascinarla in una memorabile, predatoria sequenza di tango. Per il G. era finita per sempre dell'amoroso dandy Charles Grandet, il G. scivolava in secondo piano rispetto all'eroina, cui il film dedicava una vera apoteosi.
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Doppiaggio
Alberto Castellano
La storia
L'avvento del sonoro colse impreparate le strutture del cinema italiano, che non era in grado di far parlare i suoi film. Nell'aprile del 1929 uscì in Italia [...] tagliata e chiusa ad anello in modo da proiettare ripetutamente in sequenza le stesse scene. Con l'uso della lavorazione o della tesi di una fruizione realmente completa dell'opera anche sul piano sonoro, per il rispetto che si deve alla concezione ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] poetico' il trasferimento di alcuni principi formali dal piano del linguaggio verbale a quello dell'immagine non manca per arricchire di effetti stranianti la costruzione della sequenza temporale. Nel succinto contributo alla raccolta del 1927 ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] fase di semplice disposizione frontale, priva di scaglionamento di piani in profondità. Spesso, anzi, gli accessori risultano dipinti La vedova allegra). Si pensi in particolare alla sequenza in cui Danilo, disperato per avere dovuto lasciare Sally ...
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Dreyer, Carl Theodor (propr. Nilsson, Carl Theodor)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico danese, nato a Copenaghen il 3 febbraio 1889 e morto ivi il 20 marzo 1968. È da annoverare tra i più [...] della profondità di campo, l'insistenza sui primi piani, il ricorso al particolare e l'uso creativo della film stesso costituisce un'esperienza d'incubo, che culmina nella famosa sequenza in soggettiva di David all'interno della bara. David sogna ( ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] texana nella quale ovviamente non potrà rimanere a lungo. Sul piano del linguaggio C. non ha più nulla da imparare: ispirato al The suicide club di R.L. Stevenson per le sequenze dedicate al miliardario ubriaco, che a loro volta ispireranno Herr ...
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Fotogramma
Bruno Di Marino
Il f. cinematografico (frame), preso autonomamente rispetto alla concatenazione di immagini che compongono la pellicola del film, non si discosta da una semplice fotografia [...] cadenza deve essere infine di 25 f. al secondo. Nel caso di sequenze accelerate o riprodotte al ralenti già in fase di ripresa, il numero di due opposte vedute: il totale del corridoio e il piano ravvicinato del fondo.
L'austriaco Peter Kubelka è un ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...