LEONE, Ambrogio
Leendert Spruit
Nacque a Nola, presso Napoli, nel 1458 o 1459 da Marino, che esercitava la mercatura, e da Marchisella Balletta. Compì i primi studi probabilmente in uno dei conventi [...] , cioè "quello di illustrare le antiche vestigia della sua città con una iconografia che resta ancora oggi il solo documento della pianta dell'antica Nola, e di ritrovare negli usi e costumi dei cittadini e della gente di contado un segno dell'antica ...
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FOLLIERO DE LUNA, Aurelia
Valentina Coen
Nacque a Napoli nel 1827 dal cavalier Giovanni Folliero e da Cecilia De Luna, letterata di origine spagnola. Fu la madre a condurla nel 1837 a Parigi, dove la [...] istruita sarà la compagna dell'uomo..., sarà un essere produttivo per la società, non più una pianta parassita che vegeta a spese di piante più utili": Questioni sociali, p. 52). Della F. sono interessanti anche i molti ricordi autobiografici, le ...
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PATERNO, Lodovico
Carmine Boccia
– Nacque a Piedimonte d’Alife (oggi Piedimonte Matese, nella provincia di Caserta), il 12 febbraio 1533, da un’antica famiglia napoletana discendente di un ramo baronale [...] di m. Mirtia, La terza de’ varii soggetti, et la quarta de’ Trionfi. Con il nome mimetico di Mirzia, dal mirto pianta sacra all’amore, Paterno celebrò nei suoi versi l’amore gelosamente nascosto per Lucrezia Montalto, moglie del conte Luigi Gaetani d ...
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BAIARDI, Andrea
Remo Ceserani
Nacque a Parma da Giammarco attorno alla metà del sec. XV (e certamente prima del 1459, perché da quell'anno ha inizio il Registro dei battezzati della città, in cui il [...] finale) mutuati dal modello. Le immagini sono caricate alla maniera del Tebaldeo e di Serafino Aquilano (la cui morte è pianta in due sonetti); l'impasto linguistico, che si indovina sotto l'operazione di "purga" compiuta dal Fogliazzi, doveva essere ...
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BRENTA (Brenzio, Brenti), Andrea
MMiglio
Nacque circa nel 1454 a Padova; il suo nome è sempre accompagnato dal'aggettivo esplicativo della sua città natale. Quivi egli ascoltò le lezioni di Demetrio [...] B. era stato discepolo (B. Fontius, Epist., a cura di L. Juhasz, Budapest 1931, p. 37).
La sua morte fu pianta dagli amici in una serie di componimenti: Scipione Forteguerri (Carteromaco) dava del compianto maestro un ritratto di umanistica saggezza ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] è volgere al bene le passioni, vera forza dell'animo; "primo bisogno dell'Italia nostra" è l'educazione: se la "pianta non germoglia e non cresce felice" la colpa è solo degli educatori che si sono allontanati dalla strada indicata dalla storia ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] Sambonifacio, Ercole Rangone e il Conte dei Popoli di cui parla il Castiglione nel Cortegiano, e Iletwollf von Stein, la cui morte fu pianta in un discorso da Ulrich von Hutten.
L'opera che ne ha assicurato la fama è l'editio princeps (Roma 1515) dei ...
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LOSCHI, Niccolò
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Vicenza nel 1415 circa dall'umanista Antonio e dalla nobile milanese Elisabetta Brivio.
La data di nascita, approssimativa, si ricava da due elementi: il ritorno [...] qualsiasi incarico; sul finire del 1435 il L. fu dunque costretto a lasciare definitivamente Ferrara. La partenza del L. fu pianta con espressioni struggenti dal compagno di studi Giorgio Maffei, in un'elegia edita da Zaccaria (pp. 28 s.). Appena ...
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BINASCHI, Giovanni Filippo
Maria Ludovica Maschietto
Nacque a Pavia alla fine del sec. XV. Discendeva da famiglia nobile e come tale fu posto nell'elenco dei decurioni di Pavia, approvati da Carlo V [...] e imperscrutabili pieghe dell'animo ("Il pagliato è il colore della paglia; dunque, non essendo altro la paglia che pianta priva di grano, il suo colore dimostra privatione, et essendo ella nella privatione del grano dalle percosse fracassate et ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] all'agonizzante, il G. mantenne, nel contempo, intatti i suoi sensi di gratitudine per il cardinale, la cui scomparsa fu pianta con versi anche del G., membro della mantovana Accademia degli Invaghiti. Dopo le esequie del cardinale il G. fu di nuovo ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto con il verbo plantare (da cui l’ital....
piantamento
piantaménto s. m. [der. di piantare], non com. – L’operazione di piantare, cioè di collocare una pianta nel terreno o metterla a dimora: il p. di un salice; il p. dei pioppi; l’operazione di conficcare nel terreno: il p. dei pali;...