di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] la pastiglia»]?
Li: sì le pastiglie, ia ia [«sì sì»]
Le lingue qui utilizzate sono l’italiano, il dialetto piemontese e il töitschu (la varietà walser del luogo). Altri frammenti della stessa interazione sono addirittura quadrilingui, con l’aggiunta ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] (123:326). È evidente il riflesso del quadro pre-unitario, dal momento che l’istruzione tecnica esisteva soltanto sotto i governi piemontese e austriaco. Elevata era inoltre la quota di scuole non statali: nel 1879-80 gli studenti iscritti ai ginnasi ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] antichi, lo studio scientifico dei toponi-mi nasce nella seconda metà del XIX secolo ad opera di Giuseppe Flechia, linguista piemontese, che avviò un filone di ricerca di notevole interesse per la storia linguistica e culturale d’Italia. Ad adoperare ...
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PONTANI, Filippo Maria
Anna Meschini Pontani
PONTANI, Filippo Maria. – Nacque a Roma il 17 giugno 1913, primogenito di Guido e di Maria Capello.
Guido (1881-1964), impiegato postale, con la distinzione [...] della cultura del suo tempo, compresa la storia della Grecia moderna. La madre (1878-1966), di nobile casata piemontese-borbonica, diplomata al R. Istituto di belle arti di Modena, fu scultrice e pittrice professionalmente attiva nel primo decennio ...
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Denominazione (propriamente «appartenente alla tribù di Giuda») con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti in Palestina dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a.C.), quando l’intero popolo ebraico [...] -meridionale, per poi diffondersi adattandosi alle parlate locali. Oggi ne sopravvivono varietà dialettali locali (giudeo-piemontese, giudeo-livornese o bagitto, giudeo-veneziano, giudeo-romanesco) con una piccola tradizione letteraria, soprattutto ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] le differenze fra il veneziano (a sostrato venetico) e il lombardo, fra il ligure (a sostrato antico ligure) e il piemontese, e fra il siciliano, il calabrese e il pugliese (a sostrato mediterraneo) e il resto del Mezzogiorno.
Questo schema aveva ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] di quegli anni, stampato in francese, il Courrier de Turin, di cui fu condirettore, e dopo la Restaurazione nella Gazzetta piemontese, che diresse (V. Cian ne ha studiato gli interventi di carattere letterario). Nel 1814 un lungo viaggio per l'Italia ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] : nel panorama dialettale dell’Italia settentrionale i dialetti veneti si distinguono nettamente dai dialetti gallo-italici (piemontese, ligure, lombardo). L’attuale situazione di autonomia e differenziazione interna dipende da un lungo itinerario ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] pavese (ad eccezione di quello cittadino, che ha subito l’influsso milanese) si trova la vocale centrale /ə/ tonica, come in piemontese: [sək] «secco», [ˈməsa] «messa». Il cremonese conosce l’opposizione tra vocali lunghe e brevi anche in sillaba non ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] mancati precursori (anche preterintenzionali) di una proiezione genetica storicistica della dialettologia. Con riguardo all'Italia, l'illuminista piemontese C. Denina (1731-1813) iniziava le sue Observations sur les dialectes (1797) avvertendo che "i ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....