ARISTOCRAZIE ECCLESIASTICHE E LAICHE, REGNO D'ITALIA
SSimone M. Collavini
Si è recentemente riconosciuto nel Duecento una fase di progressiva riduzione della mobilità sociale e di crescente selezione [...] XIII sec. di fronte all'espansione delle maggiori famiglie principesche o dei comuni urbani (Guglielmotti, 1995). I principati piemontesi giunsero a piena maturazione solo nella seconda metà del XIII sec., ma affondavano le proprie radici nel secolo ...
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GUGLIELMO da Volpiano (Guglielmo di Digione), santo
Nicolangelo D'Acunto
Simona Moretti
Nacque all'inizio dell'estate del 962 nel castello di San Giulio sul lago d'Orta.
L'appellativo da Volpiano deriva [...] de Dijon, suivie de la Chronique de St-Pierre de Bèze, a cura di E. Bougaud - J. Garnier, Dijon 1875; G. Calligaris, Un'antica cronaca piemontese inedita, Torino 1889, pp. 11 s., 15, 18, 23, 28 s., 31, 34, 45, 48, 51-53, 55-67, 72-74, 78-80, 91, 95 ...
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PECCI, Giuseppe
Paolo Pagani
PECCI, Giuseppe. – Nacque a Carpineto Romano (vicino a Roma) il 13 dicembre 1807 dal conte Lodovico, colonnello dell’esercito di Napoleone, e da Anna Prosperi-Buzzi di Rienzi, [...] e Pecci fu costretto a nascondere il fratello nel proprio appartamento, per evitargli una probabile aggressione. Dopo l’occupazione piemontese della città (1860) tornò a Roma, dove il papa Pio IX gli offrì, all’Università La Sapienza, la cattedra ...
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GIACOMO da Poirino (al secolo Giovanni Luigi Marrocco)
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Poirino, presso Torino, il 10 marzo 1808 da Antonio Marrocco, piccolo possidente, e da Giovanna Fabar. Compiute le [...] la figura del Cavour anche negli ambienti cattolici; certo è che sia lo statista sia la classe dirigente piemontese non volevano ripetere lo spiacevole episodio avvenuto nel 1850, quando, avendo l'autorità ecclesiastica rifiutato i sacramenti all ...
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BALLERINI, Antonio
Egidio Papa
Nacque a Medicina (Bologna) il 10 ott. 1805, da agiata famiglia. Il 13 ott. 1826, dopo aver compiuto gli studi umanistici, filosofici e teologici a Bologna, entrò nella [...] , ma negatogli invece dal generale della Compagnia. Ciò nonostante, alla risposta del Rosmini sul Propagatore religioso piemontese,replicarono nel 1841 i gesuitiCarminati, Passaglia e Ballerini. La controversia durò fino al 1843, allorché Gregorio ...
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ARCHINTO, Giuseppe
Elvira Gencarelli
Nacque a Milano, il 7 maggio 1651, da Carlo e da Caterina Arese. Compì i suoi studi nel Collegio di Brera, ove vestì anche l'abito ecclesiastico, e nel Seminario [...] cercato di mantenersi equidistante nella contesa fra le potenze europee.
Quando poi, il 24 sett. 1706, le truppe austro-piemontesi fecero il loro ingresso solenne in Milano, al comando del principe Eugenio di Savoia, l'A. si vide costretto, nella ...
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Breve storia del cattolicesimo degli emigranti
Matteo Sanfilippo
Sommario: Introduzione ▭ Emigrazione italiana e assistenza religiosa prima dell’Unità. Sant’Uffizio e Propaganda fide ▭ La crescita dell’emigrazione [...] non fra di loro, o almeno fra quelli della nazione». Proprio quest’ultima, composta dai lucchesi e da napoletani, piemontesi, cremonesi, milanesi e grisoni, condivide il tempio di S. Germano. Gli italiani infatti hanno dapprima frequentato la chiesa ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] cultura nell’Italia dell’Ottocento, a cura di E. Barbieri, Bologna 2009, p. 28.
35 G. Chiosso, L’educazione del popolo nei giornali piemontesi per la scuola, cit., p. 61.
36 F. Fonzi, I cattolici e la società italiana dopo l’Unità, Roma 1960, pp. 10 ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] già un secolo prima era stata raccolta una serie di prediche composte in un misto di latino e di volgare piemontese, uno dei più antichi documenti volgari d’Italia, precoce dimostrazione della tecnica comunicativa e della scommessa linguistica della ...
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PAOLO da Cesena
Stefania Nanni
PAOLO da Cesena (Girolamo Angelini). – Nacque a Cesena il 2 febbraio 1556 da Alessandro Angelini ‘gentil’huomo di cappa corta’ e valente giurista, e da Laura Lansetti [...] da Cesena a risolvere il «molestissimo negotio» della separazione tra la grande provincia genovese dell’Ordine e quella piemontese richiesta da Carlo Emanuele I. Il progetto non aveva fisionomia puramente religiosa, ma si collocava nell’orizzonte ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....