I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] giusto» sono, per es., ancora evidenti le rimodulazioni formali del «pastor sanza legge» di Inf. XIX, 83 o dell’enunciato famoso di PierdellaVigna (Inf. XIII, 72): «ingiusto fece me contra me giusto» (e dantesco è anche il costrutto «scindere da sé ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] nucleo appartengono, oltre all’imperatore e al figlio Enzo, vari esponenti della corte: Giacomo da Lentini, Ruggeri d’Amici, Guido delle Colonne, Odo delle Colonne, PierdellaVigna, Iacopo d’Aquino, Iacopo Mostacci, Mazzeo di Ricco, Folco di Calavra ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] risalgono alla ➔ Scuola poetica siciliana:
(36) Vostro amor’è che mi tene in disi[r]o
e donami speranza con gran gioi
(PierdellaVigna, Rime, “Amore, in cui disio ed ò speranza”, 17-18)
Da (36) è anche possibile notare che in ➔ italiano antico l ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] su fiore / Fiorenza o su amaro / amore (per es.: «La Morte m’è amara, che l’amore / mutòmi in amarore»; PierdellaVigna, «Amando con fin core ...»), ci lascia concludere che per Contini il confine tra bisticcio e «gioco», o altrove «gioco di parola ...
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Grammatica
GGiuseppina Brunetti
Secondo il vulgato precetto di Quintiliano ("recte loquendi scientia", Inst. orat., II, 1, 4) e di Cassiodoro ("officium [...] est sine vitio dictionem prosalem metricamque [...] si rinviene, identica nell'espressione, in un'epistola di Giacomo arcivescovo di Capua per PierdellaVigna (Huillard-Bréholles, 1895, p. 365).
L'insegnamento della grammatica non fu tuttavia tenuto solo presso lo Studium, al contrario dovette essere ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] . Il titolo di notaio, tra i poeti siciliani, spetta, per es., a Giacomo da Lentini, Stefano Protonotaro, Guido delle Colonne e PierdellaVigna. In altra area, il notaio fiorentino Bono Giamboni, attivo nella seconda metà del Duecento, si cimentò in ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] due generazioni di poeti, la prima legata a Federico e ai suoi funzionari di maggiore spicco come Giacomo da Lentini e PierdellaVigna e più radicata in Sicilia e nel Sud, la seconda sviluppata intorno a Manfredi e con ramificazioni diffuse verso la ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] dei sistemi linguistici. Un aspetto particolare del bilinguismo di età sveva è quello letterario (Federico e PierdellaVigna scrivono sia in latino che in volgare), che, infrequente nelle letterature romanze, anticipa condizioni future (Dante ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] latini:
(1) a. nj > [ɲ]: vineam > vigna
b. lj > [ʎ]: filium > figlio
c. Pier Marco (1981), Strutture prosodiche dell’italiano. Accento, quantità, sillaba, giuntura, fondamenti metrici, Firenze, Accademia della Crusca.
Bertinetto, Pier ...
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I verbi fraseologici sono verbi (come mettersi, stare, andare, cominciare, continuare, finire) che, combinati con un altro verbo di modo non finito (il verbo lessicale o nucleare) con l’interposizione [...] la scorse da lontano [...] lasciò di zappare la vigna (Verga, La lupa, cit., p. 128 il punto giusto per fare il buco (Malerba, La scoperta dell’alfabeto, cit., p. 29)
(32) Non star lì 9, pp. 11-29.
Bertinetto, Pier Marco (1991), Le perifrasi verbali, ...
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ufficio
uffìcio (meno com. uffìzio; raro offìcio, offìzio; ant. ufìzio, ufìcio, ofìcio, ofìzio) s. m. [dal lat. officium «dovere, cortesia, servigio; carica, funzione» (comp. di opus -ĕris «lavoro, opera» e -ficium «-ficio», con la stessa...
spera3
spèra3 s. f. [der. di speranza, esemplato sul provenz. ant. espera], letter. ant. – Speranza: Guardate ch’io non mora in vostra s. (Pier delle Vigne).