Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] impegno, come Ludwig (1972) di Visconti, Novecento (1976) di Bernardo Bertolucci, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di PierPaoloPasolini, Once upon a time in America (1984; C'era una volta in America) di Leone; eppure Fellini sembrava l'unico ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] scrisse e diresse diversi film, proponendo la peculiarità italiana di scrittori che, come in seguito Mario Soldati e PierPaoloPasolini, non si limitarono a scrivere per lo schermo, ma divennero registi.
Di fondamentale importanza è il contributo ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] della realtà' auspicata non si sa quanto ironicamente da PierPaoloPasolini, non senza rapporto con il cinema) risparmiato ai rassegnato in Uccellacci e uccellini (1966) diretto da Pasolini.A differenza di una persistente vivacità delle opinioni in ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] tutta la forza di una 'quasi-presenza'.
Nel 1974, in un intervento alla Biennale di Venezia (pubblicato poi in "Filmcritica") PierPaoloPasolini affermava: "Ogni opera è ambigua. Ma lo dico non in difesa della sua unità: bensì in polemica con la sua ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] , François Truffaut, Jean Rouch, John Cassavetes, Claude Chabrol, Marco Bellocchio, Marguerite Duras, Jacques Rivette, PierPaoloPasolini, Philippe Garrel, Jean Eustache, Chris Marker, Karel Reisz, Lindsay Anderson, Tony Richardson, Paulo Rocha ...
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Costumi
Mario Verdone
Nello spettacolo i c. sono per loro natura drammaturgicamente 'espressivi'. Nell'atto primo di Amleto, Polonio afferma che "una delle prime qualità del vestimento è la sua espressività". [...] (1964), Uccellacci e uccellini (1966), I racconti di Canterbury (1972) e Il fiore delle Mille e una notte (1974) di PierPaoloPasolini, nel 1968 per Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, nel 1989 per Francesco di Liliana Cavani. L'ultimo film che ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] e Franco Indovina, tentativo di lanciare nel cinema l'ex imperatrice Soraya; Le streghe, 1967, di Visconti, Bolognini, PierPaoloPasolini, Rossi e De Sica, tutti al lavoro per Silvana Mangano; Noi donne siamo fatte così, 1971, dodici sketch con ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] comandando elettricamente lo spostamento di una siepe), oppure nell'episodio tedesco di Porcile (1969), in cui PierPaoloPasolini utilizzò quello realmente esistente nella Villa Pisani a Stra.
L'importanza degli a. s. resta tuttora fondamentale ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] all'identificazione e alla soggettività del personaggio (nonché alla necessità delle 'piccole dosi') riaffiorò un po' ovunque; anche in PierPaoloPasolini, che in un bel saggio sul cinema di poesia assimila la s. al discorso diretto in cui l'autore ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] anteguerra; ma ogni residuo rigore si allentò verso gli anni Settanta: valga come conferma la conversione grammaticale di PierPaoloPasolini, che da film plurale invariabile (dominante negli anni Trenta e sancito anche dall'Accademia d'Italia) passò ...
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pasoliniano
paṡoliniano agg. – Relativo allo scrittore e regista cinematografico Pier Paolo Pasolini (1922-1975), alle sue opere, alle tematiche affrontate, agli ambienti descritti: i personaggi p.; la saggistica p.; il linguaggio cinematografico...
inguattare
v. tr. Nascondere; nella forma rifl., nascondersi | Come tr. pron., Rubare, appropriarsi di qualcosa di proprietà altrui. ♦ E se in Procura cantano vittoria, Sergio Cusani e il suo difensore Giuliano Spazzali masticano amaro: "C'è...