VICINO da Ferrara
Valentina Catalucci
Con la definizione di «Vicino da Ferrara» Roberto Longhi, nella sua Officina ferrarese del 1934, conferì un nome di comodo alla personalità di unartista attivo [...] de’ Roberti, ma con una formazione più antica, basata su un rigore prospettico e una perspicuità derivati da PierodellaFrancesca. Longhi propose di identificare Vicino con Baldassarre d’Este, pittore nato a Reggio Emilia, figlio naturale di Niccolò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pittura di Seurat rappresenta il tentativo di conciliare scientismo di matrice [...] le forme di Seurat sono immobili e statuarie (si è parlato, a questo proposito, di ricordi della scultura arcaica o di PierodellaFrancesca) e ricompongono la frammentarietà del reale, individuata dall’artista nelle sue singole componenti cromatiche ...
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SCARPETTI, Angelo
Andrea Czortek
– Nacque in un anno imprecisato tra il 1230 e il 1240 circa, verosimilmente a Sansepolcro, dove visse e morì.
Secondo la tradizione sarebbe entrato nel 1254 nel convento, [...] ai piedi.
Agli anni Sessanta del XV secolo risale una tavoletta che compone il Polittico di s. Agostino di PierodellaFrancesca, realizzato per la chiesa agostiniana di Sansepolcro e ora conservata nella Frick Collection di New York, nella quale è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La supremazia della famiglia Bentivoglio, affermatasi a Bologna fra il 1445 e il [...] altri allievi di Squarcione, si caratterizza per una spazialità e una luminosità che rinviano anche agli esempi di PierodellaFrancesca (Crocifisso, Bologna, Museo di San Giuseppe; Polittico, Bologna, Collegio di Spagna, 1461).
Determinante è poi l ...
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BROGLIO, Mario
Clara Gabanizza
Nacque il 2agosto del 1891 a Piacenza da Emilio che, subito dopo la sua nascita, si stabilì a Roma, ove il B. intraprese gli studi. Ancora adolescente, la vista di un [...] di Valori plastici, che presentò testi di A. Venturi, U. Ojetti (R. Dazzi), E. Cecchi (Fattori), R.Longhi (PierodellaFrancesca), Berenson, Carrà (Giotto), e che continuò ad uscire, con intervalli, fino all'anno 1948. Nel 1924, per dedicarsi più ...
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Giraldi, Guglielmo
Luigi Michelini Tocci
Guglielmo di Giovanni del Magro, o Magri, meglio conosciuto col nome di G.G., è il maggiore dei miniatori ferraresi del Rinascimento. All'arte sua è, in gran [...] .
La prima sua opera conosciuta e anche la sola firmata è un Gellio del 1448, nel quale si avverte il richiamo dell'arte di PierodellaFrancesca, operoso a Ferrara in quel momento. Da allora il miniatore - che doveva essere sui 25 anni - è segnato ...
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Morandi, Giorgio
Eugenia Querci
La meditazione attorno alla natura e agli oggetti
Giorgio Morandi è stato uno dei grandi protagonisti dell’arte del Novecento. Ha dipinto paesaggi solitari e nature morte [...] i delicati accordi tonali, sia la tradizione italiana del Trecento e del Quattrocento (per esempio Giotto, Masaccio, Paolo Uccello, PierodellaFrancesca), che lo attrae per la semplicità di visione e per la capacità di rendere la purezza geometrica ...
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Pittore (Città della Pieve 1450 circa - Fontignano, Perugia, 1523). Tra i maggiori protagonisti dell'arte rinascimentale italiana, P. si formò sulle opere dei grandi artisti della prima metà del Quattrocento [...] più comunemente conosciuto. Forse nel paese nativo e a Perugia compì la sua prima educazione. Si formò sull'opera di PierodellaFrancesca e a Firenze, dove nel 1472 fu iscritto alla Compagnia di S. Luca, fu probabilmente allievo di A. del Verrocchio ...
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Pittore (Cortona tra il 1445 e il 1450 - ivi 1523). Secondo G. Vasari fu allievo di PierodellaFrancesca, come confermano gli scarsi frammenti dell'affresco giovanile per la torre del Vescovo a Città [...] lo stile di S. si precisa nelle sue originali caratteristiche, dal serrato schema compositivo all'uso del colore e della luce in funzione della definizione dei volumi nello spazio, come appare, per es., nella pala per il duomo di Perugia (1484, museo ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] varie arti, con soluzioni diverse: dalla visione teorico-razionale di PierodellaFrancesca all’importanza del disegno nelle sperimentazioni fiorentine; dal particolare portato della nuova pittura veneziana, nelle sue ricerche sulla luce e sul colore ...
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biodigestore s. m. Dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. ◆ È possibile infatti utilizzare le deiezioni animali per la produzione di biogas e riciclare i residui come...
luminismo
s. m. [der. del lat. lumen -mĭnis «lume»]. – Termine della critica d’arte per designare un indirizzo pittorico che ricerca effetti di illuminazione particolare, basata sul forte contrasto tra luce e ombra; è riferito soprattutto...