Pietro da Celano
Alessandro Clementi
Figlio del conte Berardo da Celano, P. riunificò le contee di Albe e Celano che erano state separate fin dal 1143. Pur essendo attestato nel 1189 come conte di Celano, [...] egli ottenne il contado del Molise, che poi scambiò con il castello di Vairano. Inoltre P., che evidentemente era nelle grazie di principato di Capua fecero trionfare alla fine il partito di Pietro da Celano. Fu, questo, il momento più alto della ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] nel frattempo iniziato una relazione con la popolana Elisabetta Angela Castelli, da cui ebbe due figli: Giovanni (1715) e scrittura Per li possessori degli oliveti nel feudo di San Pietro in Lama contro monsignor vescovo di Lecce barone di quel ...
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PIETRO
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
– Attestato come vescovo di Pisa il 19 marzo 1106, successe a Daiberto, morto a Messina il 15 giugno 1105.
Non ne conosciamo la famiglia: un’infondata tradizione [...] Francigena).
A un’area esterna al comitatus pisano si riferisce un ultimo documento, il giuramento di fedeltà prestato a Pietro dagli abitanti del castello di Vivaia in Val di Càscina in data imprecisata tra il 25 marzo 1114 e il 24 marzo 1115, in ...
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PIETRO da Montalcino
Elena Necchi
PIETRO da Montalcino (Pietro Lapini da Montalcino). – Nato da Bernardo di Montalcino nell’ultimo trentennio del Trecento, nel 1401 esercitava la professione medica [...] p. 107; Inventario degli statuti delle città terre e castelli del dominio di Siena, a cura di A. Lisini, p. 493, n. 637; A. Garosi, Alcune notizie e documenti su Pietro Lapini medico senese, in Rivista di storia delle scienze mediche e naturali, XXV ...
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Figlio (Berlino 1712 - Castello di Sans-Souci 1786) di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover, fu educato, secondo precise disposizioni del padre, con la massima severità: accanto allo studio [...] la morte della zarina Elisabetta e l'ascesa al trono di Pietro III, grande ammiratore di F., che abbandonò l'Austria stringendo compositore. Abbellì Berlino e Potsdam di chiese, palazzi, castelli e altri edifici. Fu raccoglitore assiduo di opere d' ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] cinse il 22 nov. 1220 la corona imperiale in S. Pietro. Rientrato nel regno di Sicilia, vi iniziò una profonda del suo mecenatismo sull'arte del tempo, dagli originalissimi castelli, alla statuaria, alla sfragistica, alle monete, all'illustrazione ...
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Pittore, scultore, architetto (Siena 1439 - ivi 1501). La sua poliedrica attività ha fatto presupporre una giovanile frequentazione dell'ambiente del Taccola, l'Archimede senese, oltre che una più specifica [...] De animalibus di Alberto Magno (1463-64; Siena, Museo A. Castelli, basilica dell'Osservanza). Nel 1469 inizia il sodalizio artistico con Neroccio e dalla presenza di aiuti (G. Cozzarelli, Pietro Orioli), sembra più limitata ma si debbono ricordare i ...
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Figlia (n. 1335 circa - m. Medina Sidonia 1361) di Pietro I, duca di Borbone, sposò nel 1353 Pietro I il Crudele, re di Castiglia, che dopo pochi giorni l'abbandonò per la sua amante María de Padilla e [...] poi per la nuova moglie Giovanna de Castro. Tenuta prigioniera in varî castelli, sulle sue sofferenze e sulla sua morte si formarono varie leggende, alimentate dai nemici del re di Castiglia. ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] C. XIV nel secondo anno del suo regno dal cardinale G. M. Castelli, prefetto di Propaganda Fide (cfr. Arch. Segr. Vaticano, Cardinali 172 87), dove la salma di C. XIV fu traslata da S. Pietro nel 1802.
Se poco incisivo fu quindi l'intervento di C. XIV ...
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CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] Fondi, e qui, il 20 sett. 1378, nella cappella del castello dei Caetani, elessero all'unanimità papa Roberto di Ginevra: i tre italiani - Giacomo Orsini, Simone da Brossano, e Pietro Corsini; Francesco Tebaldeschi era morto a Roma il 7 settembre - si ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano Carlo Castelli) scritta contro il papa...
guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...