CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] , all'epoca di Alfonso X il Saggio (1221-1284), il codice citato (Roma, BAV, Reg. lat. 1283) potrebbe aver influito (Saxl, 1927; Warburg, 1932) su l'Astrolabium planum di Pietro d'Abano, modello a sua volta per gli affreschi giotteschi del palazzo ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] romane. A questo aspetto della sua formazione potrebbe aver contribuito Pietro Locatelli o Lucatelli, forse suo parente, pittore cortonesco e con uno dei quattro dipinti di 6 palmi per 8, citati dall'inventario del principe Orsini del 1794 e messo in ...
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DOMENICO di Niccolò (Domenico dei cori)
Alessandro Bagnoli
Nacque probabilmente a Siena intorno al 1363, se dobbiamo dar fede all'età di "anni ottanta quatro o circa" (Milanesi, 1854, II, p. 237) che [...] (Bacci, 1936, p. 440) e, secondo i documenti citati dal Romagnoli (ante 1835, p. 513), nel 1448 e de Berry et les influences italiennes: D. del Coro et Filippus di Francesco di Pietro, in Monuments et mémoires (Paris), XVIII (1911), 2, pp. 210-12; ...
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GANDOLFI, Ubaldo
Donatella Biagi Maino
Figlio di Giuseppe Antonio e di Francesca Maria Baldoni nacque il 14 ott. 1728 a San Matteo della Decima (San Giovanni in Persiceto presso Bologna). Dal padre, [...] Giovanni in Persiceto (per questi e per le altre opere che si citeranno si veda Biagi Maino, 1990), e passò alla scuola di E. la pala con la Vergine Assunta e santi per Castel San Pietro, preceduta dal bozzetto degli Uffizi. In queste opere come nei ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] pitture di via Latina a Roma (Kötzsche-Breitenbruch, 1976), per i cicli di S. Pietro in Vaticano e di S. Paolo f.l.m. (Al Hamdani, 1978) e fonte vicina al G. di Cotton è generalmente ammessa per il citato avorio di Berlino e per le scene della G. nel ...
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GRAZIANI, Ercole
Roberto Cannatà
Nacque a Bologna il 14 ag. 1688 da umili genitori (Zanotti, II, p. 275). Rimasto orfano del padre in tenera età, fu alloggiato presso un parente perché apprendesse l'arte [...] , nei Musées royaux d'art et d'histoire a Bruxelles, già attribuita a Pietro da Cortona (Roli, 1963, p. 173 n. 12 bis; Mazza, 1995 S. Anna, la giovane Maria ed il Padre Eterno in gloria, citati per la prima volta nella guida di Bologna del 1766.
Il G ...
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DEL ROSSO (Rossi), Giuseppe
Mario Bencivenni
Figlio dell'architetto fiorentino Zanobi e della pittrice pratese Francesca Stradetti, nacque a Roma il 16 maggio 1760. Trasferitosi con la famiglia a Firenze [...] nominato "Ingegnere effettivo" dello scrittoio in sostituzione di Pietro Conti, qualifica che probabilmente il D. mantenne fino al 1750).
Per un elenco dei suoi scritti, oltre a quelli citati all'interno della voce, cfr. Firenze, Bibl. Riccardiana, ...
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GIOVANNI da Rimini
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore riminese, operoso nella sua città tra lo scorcio del XIII secolo e il primo trentennio del XIV.
Il primo documento [...] "riconsiderazione" dei primitivi italiani (1965), in Opere complete, VII, cit., p. 176; C. Volpe, La pittura riminese del Trecento, , Venezia 1986, pp. 103 s.; M. Boskovits, Da G. a Pietro da Rimini, in Notizie da Palazzo Albani, XVI (1988), 1, pp. ...
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GIOFFREDO, Mario
Mauro Venditti
Nacque a Napoli il 14 maggio 1718. Dopo aver frequentato l'atelier del pittore Francesco Solimena, ove "contrasse famigliarità" con Francesco De Mura, si formò nello [...] dai due portali tuscanici in marmo bianco.
La bicromia tra pietra delle membrature e fondali di cotto si addolcisce, rispetto a Manzo.
La chiesa dello Spirito Santo, insieme con il citato palazzo Casacalenda, può considerarsi la sua opera di maggior ...
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GIANSIMONI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Domenico, nacque verosimilmente a Roma nel 1727 circa (Roma, Arch. stor. del Vicariato, Ss. XII Apostoli, Stati delle anime, 1761-1800; Ibid., Arch. [...] Il nome del G. appare diverse volte, quale maestro, accanto al già citato Quarenghi, e a numerosi allievi che parteciparono tra il 1772 e il 1792 , Pietro Maggi e Pietro Taglioretti (Pellegri - Furlotti, pp. 54-80). Oltre agli architetti citati, ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, voléte, vògliono [ant. o dial. vònno]; pres....
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...