(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] 1976; M. Fagiolo Dell'Arco, S. Carandini, L'effimero barocco, 2 voll., Roma 1977-78; AA.VV., PietrodaCortona architetto, Cortona 1978; A. Bruschi, Borromini: manierismo spaziale oltre il Barocco, Bari 1978; A. Blunt, Borromini, Londra 1979 (trad ...
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(App. IV, I, p. 309)
Scrittore, teorico e critico d'arte, morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. Dopo aver ricevuto nel 1959, ex aequo con G. C. Argan, il premio A. Feltrinelli per la critica d'arte, [...] di 'astanza', quale presenza, creazione e recezione da parte della coscienza dell'opera d'arte come realtà Struttura e architettura (1967); La prima architettura barocca. PietrodaCortona, Borromini, Bernini (1970); Scritti sull'arte contemporanea, ...
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Scultore (Bologna 1595 - Roma 1654). Rappresentante della tendenza classicista contrapposta a quella più genuinamente barocca di G.L. Bernini, fu artista eclettico, abile nelle opere monumentali (Tomba [...] scultore, affermandosi anche come architetto. La Tomba di Leone XI (S. Pietro), iniziata, sembra, già nel 1644, compiuta nel 1652, è la prima Lanfranco, P. daCortona); il suo è, tuttavia, un classicismo realista lontano da ogni freddezza ...
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Borromini, Francesco
Fabrizio Di Marco
Il grande innovatore dell'architettura barocca
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi [...] alla visione più classicista di Gian Lorenzo Bernini e PietrodaCortona. La sua architettura è caratterizzata da soluzioni spaziali raffinate e dalla forte illusione prospettica; sia negli interni sia nelle facciate emerge come carattere principale ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] può finora stabilire con sicurezza è che il primo maestro del F. fu Giovanni Maria Bolino e non G.L. Bernini o PietrodaCortona, come si dava per cefto dal Coudenhove Erthal (1930) in poi.
G.M. Bolino, testimoniando il 10 genn. 1663 circa lo stato ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] nella versione di C. Rainaldi, per l'aggregarsi degli ordini, e quella di S. Maria in via Lata, di PietrodaCortona, per il motivo conclusivo dell'arco inserito nel timpano che, peraltro, si ritrova, con più precisa analogia, nella facciata delle ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] Alessandro VII portandogli via l'artista più importante di cui disponeva.
I disegni dei B. furono preferiti a quelli di PietrodaCortona e di Carlo Rainaldi, ma, non vennero mai eseguiti, e l'unica testimonianza artistica di questo viaggio resta il ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] nel "guercinismo" voltato in "veronesismo" di Mattia Preti; sia nelle valenze neocorreggesche di Lanfranco, miste di nuovo a PietrodaCortona e a Giordano, che agiscono nelle opere di Solimena anteriori alla mutazione segnata, al dire del D., dal S ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] ), quello di S. Daniele (distrutto) cominciato nel 1662-63, che ospitava l'enorme tela Daniele tra i leoni di PietrodaCortona (Zorzi; Bassi, 1997), e quello nella chiesa della Salute cominciato nel 1670 che, con Venezia e la Vergine che scacciano ...
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CALIARI, Paolo, detto il Veronese
Cecil Gould
Figlio di Gabriele, "spezapedra" come suo padre Piero, e di una Caterina, nacque a Verona nel 1528: in un doc. del 1529 infatti viene indicato come di un [...] fu l'influenza esercitata dal C. sui pittori delle generazioni successive, e non solo sui decoratori barocchi come Rubens o PietrodaCortona, ma anche su capiscuola molto più in là nel tempo come Sebastiano Ricci (M. Levey, S. Ricci'sheads after ...
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