Cantante italiano (n. Lajatico, Pisa, 1958). Incoraggiato dalla famiglia a coltivare la passione per la musica, a soli 12 anni ha vinto la sua prima competizione canora. Durante gli studi in Giurisprudenza [...] esordito sulla scena lirica interpretando Adeste Fideles in San Pietro, davanti al papa. Tuttavia il grande successo internazionale New York con l'accompagnamento della New Philarmonic Orchestra diretta da A. Gilbert, dal quale nello stesso anno è ...
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Umanista (Barga 1517 - Pisa 1596). Ebbe giovinezza avventurosa; dal 1546 al 1548 insegnò latino e greco a Reggio Emilia; chiamato nel 1549 all'univ. di Pisa, v'insegnò fino al 1586 e poi di nuovo dal 1592. [...] , in 11 libri, 1591; ma i primi due erano già stati pubblicati nel 1582 e il terzo e il quarto nel 1584). Sono da ricordare di lui anche il Cynegeticon (1561), poema sulla caccia coi cani, l'Aucupium (1566), poemetto sul modo di catturare gli uccelli ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Federico CHABOD
Di media statura, magro, "bianco come la neve", ma col capo "che pare veluto nero"; "savio et prudente" nell'estimazione dei colleghi d'ufficio, commendato dai superiori [...] levati, per la guerra di Pisa, uomini del dominio fiorentino, specialmente per servire da marraiuoli o guastatori, ma anche febbraio del 1513, scopertasi quella che fu detta la congiura di Pietro Paolo Boscoli (v.), il M., il cui nome figurava nella ...
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I. La giovinezza. - Nacque il 25 febbraio 1707 a Venezia, nel palazzo dei Centani a S. Tomà, da Giulio e da Margherita Savioni. Il nonno Carlo Alessandro, notaio, si era trasferito a Venezia da Modena. [...] i fantasmi del palcoscenico e della gloria capitò nel 1747 a Pisa il "pantalone" Darbes. Più forti ancora furono in quell' frugoniano, l'abate Pietro Chiari di Brescia, facendovi rappresentare azioni drammatiche raffazzonate da romanzi francesi e ...
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GIOTTO di Bondone
Pietro Toesca
Pittore, architetto e plastico. Nacque (è incerto se presso Vespignano, in Mugello, o a Firenze) nel 1266, come s'induce dai versi del banditore e cronista fiorentino [...] - inscritta: opus iocti florentini; già nel S. Francesco di Pisa, e ora nel Museo del Louvre - le tre storie della al contatto di Pietro Cavallini, insistente ancora tra i primi affreschi di Assisi e quelli di Padova. Ma differì da tutti i suoi ...
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Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] Cecilia, che, introdotto in San Pietro dalle armi dei suoi partigiani, fu lombarda sotto la presidenza del pontefice; Pisa e Genova stesse si rivolgevano con considerati veri re, se non fossero stati da questi ritenuti catholici reges. La medesima ...
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Pittore fiorentino: operava nella seconda metà del sec. XIII e sino ai primi anni del Trecento. Poche notizie di lui in documenti, che lo chiamano "Cenni di Pepo, detto Cimabue": era a Roma nel 1272; a [...] più che la "maestà" di S. Trinita, che perciò è da credere anteriore al principio di quegli affreschi, che fu tra il 1277 altrimenti gravi; si approssima d'altra parte alla "maestà" di Pisa cercando il distacco dei pieni ma non ne uguaglia la forza ...
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Pittore fiorentino del sec. XIV, matricolato all'Arte dei Medici e Speziali dopo il 1343; negli anni 1366-1367 chiamato con altri pittori e architetti a dar consigli e a far disegni per la chiesa di S. [...] ad Andrea di Bonaiuto dipintore una casa per 65 fiorini d'oro da scontarsi "ne la dipintura del nostro Capitolo" che A. si obbligava : Storie della vita del domenicano S. Pietro martire. A Firenze come a Pisa, A., pur rimanendo artista di second' ...
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PORTA (o Porzio, dal cognome latinizzato Portius, Porcius), Simone
Guido Calogero
Filosofo e medico, nato a Napoli nel dicembre del 1496 e ivi morto il 27 agosto 1554. Seguace del Pomponazzi (o, piuttosto, [...] la seconda volta all'università di Pisa. A Pisa infatti il P. trascorse molti anni granduca di Toscana, pregò il viceré di Napoli Pietro di Toledo che gli cedesse il P. per completo delle opere del P. è dato da F. Fiorentino nel primo dei due scritti ...
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FONTANA, Felice
Edoardo Zavattari
Arturo CASTIGLIONI
Alfredo QUARTAROLI
Naturalista e fisiologo, nato il 15 aprile 1730 a Pomarolo (Trento), morto a Firenze il 19 marzo 1805. Fu professore nelle università [...] di Roma e di Pisa. Nel 1765, il granduca Pietro Leopoldo II lo chiamò a Firenze nominandolo contemporaneamente fisico di corte e s'occupò del problema dell'irritabilità che era stato posto da A. Haller, fece una serie d'espenenze sull'irritabilità ...
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leone
leóne (ant. e poet. lióne) s. m. [lat. leo -ōnis, ant. prestito del gr. λέων]. – 1. a. Carnivoro della famiglia felidi (lat. scient. Panthera leo), che vive nelle savane africane a sud del Sahara e, con una piccola popolazione, in India;...
guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...