BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] mediana che è poligonale; i pilastri sono polistili in pietrada taglio; le chiavi di volta e i capitelli sono 8° e 9° e configurano una situazione per varie vie debitoria di Ravenna, anche se con accenti che ne rimarcano la peculiarità: ciò è ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] Ma quest'opera raffinata, proveniente da un centro di alto livello, forse Ravenna, in cui tale dinamica si di due capitelli (uno corinzio e uno composito a foglie lisce, in pietra locale) dalla chiesa di S. Sabina e del sarcofago con Daniele nella ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] due angeli, mentre sull'altra compare il Cristo tra i ss. Pietro e Paolo. Analogamente, su una valva di un altro esemplare è inoltre testimoniato da un'opera eccezionale quale la cattedra del vescovo Massimiano (Ravenna, Mus. Arcivescovile). ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] un compatto volume quadrangolare in pietra calcarea scandito in tre livelli da cornici marcapiano, con uno slanciato Verzone, La distruzione dei palazzi imperiali di Roma e di Ravenna e la ristrutturazione del palazzo Lateranense nel IX secolo nei ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] prendono d'assalto una fortezza circondata da mura turrite in pietre squadrate, comparabili a quelle presenti una processione dionisiaca e su un altro pezzo di notevole qualità (Ravenna, Mus. Naz.) scene dell'Antico e del Nuovo Testamento, eseguite ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] , F. Burgarella, L'Italia bizantina. Dall'esarcato di Ravenna al tema di Sicilia, Torino 1988; G. Passarella, da una serie di arcate a sesto acuto rette da colonne di granito, da cui si dipartono lesene che, mediante capitelli e pulvini di pietra ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] - ricordato come donatore alla basilica dei Ss. Pietro, Paolo e Giovanni fatta erigere da Costantino presso Ostia di una "pelvem ex argentum di Pilato dei mosaici di S. Apollinare Nuovo a Ravenna - trova elementi di conferma nell'adozione di simili ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] carte climatiche; esempi significativi di questo gruppo sono forniti daPietro Alfonso, che nel 1110 fissò sette diversi climi della Costantinopoli e Antiochia sono personificate da figure femminili; Aquileia, Ravenna, Tessalonica, Nicomedia, Nicea ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] tiburio del sec. 11° - sono ancora da dirimere. Galassi (1953, p. 452) ipotizzava uno sviluppo del tiburio-cupola, dall'elevazione del mausoleo di Galla Placidia a Ravenna a quella di S. Pietro in Monastero, nel tiburio-campanile, quest'ultimo ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] , del tutto diversa dal punto di vista icnografico da quella di S. Pietro, ma che aveva in comune con essa la funzione Studies 9, 1969, pp. 17-52; F.W. Deichmann, Ravenna. Hauptstadt des spätantiken Abendlandes, 3 voll. in 5 t., Wiesbaden 1969 ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
prezioso
prezióso agg. [dal lat. pretiosus (der. di pretium «prezzo, pregio»), propr. «costoso, di gran prezzo»]. – 1. a. Che ha grande valore economico, grande pregio, gran prezzo: Né mai saggio nocchier guardò da scoglio Nave di merci prezïose...