Nel suo significato etimologico e più comprensivo (lat. confessio, da confiteor "dichiaro apertamente") è un esplicito riconoscimento relativo a un fatto o a un'idea del confidente. Più particolarmente, [...] gli strofinava la testa con una pietra; poi aveva luogo un'abluzione o Virgilio, Eneide, VI, 567 segg.; e in Plutarco, De sera num. vind., 22. Alla fonte di Zeus peccati settimanalmente "ogni giorno sacro alla luna":, e, a quanto pare, annualmente ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] più importanti sono quelli alla Metafisica, al De anima e al De caelo; inoltre va osservato che non tutti della sfera della luna. L'intelletto passivo ebbe il commentario ai problemi d'Aristotele di Pietro d'Abano. Anche Giovanni sostiene l'eternità ...
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Città della provincia di Salerno, situata nella parte meridionale della penisola sorrentina, allo sbocco di una stretta valle, detta "dei Mulini", e in un tratto di costa ripidissima, per cui le case sono [...] 1200. Il chiostro del convento di S. Francesco, ora albergo Luna, costruito nei primi decennî del sec. XIII, e il campanile ai già mentovati Pantaleone e Mauro "de Comite Mauro", il cardinal Pietro Capuano, Marcello Bonito, principe di Casapesenna ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] venerata; Laterano, da papa Ilario, 461-468; S. Pietro, da papa Simmaco, 498-514), a Ravenna, da ; in alto il sole e la luna, oscurati. A piè di pagina, XIII siècle en France, Parigi 1929; id., L'art de la fin du moyen-âge, Parigi 1929; K. Künstle, ...
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SARCOFAGO (σορός, σαρκοϕαγός, sarcophăgus)
Goffredo BENDINELLI
Antonia NAVA
Custodia fabbricata in materia qualsiasi (legno, terracotta, pietra, marmo, piombo o altro metallo), per contenere un cadavere. [...] nella Troade, i sarcofagi ricavati da una certa pietra locale avevano la virtù di consumare in breve, quasi , Roma 1908; G. Perrot e Ch. Chipiez, Hist. de l'art dans l'antiquité, IX, Parigi 1911, p. , del Sole e della Luna, delle stagioni, dei genî ...
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Genere di piante Dicotiledoni Archiclamidee della famiglia Leguminose-Papilionate (Linneo, 1735) con i fiori muniti di calice i due lobi superiori del quale sono liberi o saldati, la corolla ha il vessillo [...] phaseolus degli antichi appartiene al genere Dolichos (v. L. Messedaglia, Pietro Martire d'Anghiera e le sue notizie sul mais e su altri
Ph. lunatus L. (volg. fagiolo di luna; fr. haricot de Lime; sp. judía de Lima; ted. Limabohne; ingl. Sieva and ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] fanno oscurare il sole e la luna; nell'aria producono le burrasche, cacciati dal cielo (cfr. I Pietro, III, 19; II Pietro II, 4; Giuda, 6). Nekya, 2ª edizione, Lipsia 1913; H. Tambornino, De antiquorum daemonismo, Giessen 1909; J. Weiss, Dämonen und ...
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. Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo [...] presunto discepolo di Pietro e dell'apostolo al cielo della luna; sotto il cielo della luna un'eptade con , 106; Excerpta e Theodoto, 16, 28; Pistis Sophia, c. 132; Tertulliano, De praescrip. haer., 7; Ippolito Romano, Refut. omn. haer., VII, 20-27; ...
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FOLENGO, Teofilo
Attilio Momigliano
Poeta. Nacque a Mantova l'8 novembre 1496, morì a Campese di Bassano il 9 dicembre 1544. Fece i primi studî a Mantova, li continuò a Bologna, dove sentì le lezioni [...] Venezia nel 1555 da Pietro Boselli; è artisticamente superiore alla Toscolana. Per lo più, sulle orme del De Sanctis, ora si particolarmente i filosofi e i poeti. Con questa reminiscenza della luna ariostesca termina il poema.
Il Baldus ha due facce: ...
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TAORMINA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Giuseppe RUA
Guido RUATA
Enrico MAUCERI
Giuseppe PALADINO
Giovanni PEREZ
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Città della provincia di Messina, distante da questo capoluogo 51 km.: corrisponde [...] quale seguono le evoluzioni edilizie: S. Pietro, S. Antonio, S. Agostino nelle loro ancona, ricca d'intagli, di Antonello de Saliba nel piccolo museo comunale) e Siciliani proposero l'elezione di Federico di Luna a re indipendente. Fu poscia venduta e ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...