Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] a [un ˌver aˈfːaːre], [poˌtranː uˈʃːiːre]; l’atonia di entrambe nella maggior parte delle varietà italiane del Centro e del Sud d’Italia, e trae origine Mouton.
Battaglia, Salvatore & Pernicone, Pietro (1951), La grammatica italiana con esercizi e ...
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L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] le espressioni un po’ di e un paio di. Si vedano rispettivamente:
(3) un po’ di persone in 2008b: 157 e 160).
L’accordo del participio con l’oggetto è invece obbligatorio braccia, prescritto anticamente da ➔ Pietro Bembo (Prose della volgar lingua ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...]
La lingua delle iscrizioni e delle lapidi mostra caratteristiche un po’ diverse a seconda dell’epoca di esecuzione: per Milano o l’“Ode a Kesselring” di Pietro Calamandrei, collocata nel 1952 nell’atrio del Palazzo comunale di Cuneo, il cui famoso ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] La bella estate)
La forma un poco (o, in forma apocopata, un po’) indica una quantità esigua indefinita:
(18) con quelle altr’ombre pria sorrise lingua letteraria italiana del Novecento, Torino, UTET.
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] di Pietro Aretino che, nella «Prima giornata» del Ragionamento della Nanna e dell’Antonia (1534), esprime il fastidio della cortigiana Antonia per l’eccesso di eufemismi nei racconti di Nanna:
parla alla libera, e dì «cu’, ca’, po ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] Pietro, e dal 1868 al 1957 San Pietro Cadore. Anche il paese San Pietro in Tanagro (Salerno), nella valle del Tanagro, si è chiamato San Pietro ), San Zenone al Lambro (Milano), San Zenone al Po (Pavia), San Zenone degli Ezzelini (Treviso).
Vi sono ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] di, in veste di. A differenza del complemento predicativo, che si presenta a con i capelli ricciuti, e degli occhi un po’ addormentati che facevano girare il capo alle ragazze Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1983), Grammatica italiana. Con ...
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Le frasi eccettuative sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che introducono una restrizione sulla validità del contenuto espresso nella reggente. Si veda il seguente esempio:
(1) Un cartello all’entrata [...] loro buona fortuna, a meno non si supponga, ciò ch’è un po’ difficile, che il poeta, quando scrive, sia chiaroveggente, e che Unione Europea», n. C 310 del 16 dicembre 2004).
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica della ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] ) indica la continuità dello svolgersi di un’azione o del perdurare di uno stato:
(13) vengo sempre in un poco / un po’ stanno per «un po’ di tempo»:
(23) aspetta un poco / un po’
(d) molto / Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] »), dî (imperativo di dire) e di (preposizione); Pó (fiume), pô («puoi» o «può») e po («poi»); sé (pronome), sê («sei») e se pur mo’ fuor del vecchio scoglio
(Angelo Poliziano, Stanze, libro I, ottava 15, vv. 1-4).
Beltrami, Pietro G. (20024), ...
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uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...
maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, ostacolando il libero sviluppo...